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Gazzetta: Osimhen non è tornato dalla Nigeria, compagni irritati per il suo comportamento

Due giorni di ritardo. Per il club aveva un permesso ma ha provato a farlo rientrare giovedì sera. Circolata una fake news su un suo arresto. È squalificato per Bergamo

Gazzetta: Osimhen non è tornato dalla Nigeria, compagni irritati per il suo comportamento
Db Verona 13/03/2022 - campionato di calcio serie A / Hellas Verona-Napoli / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: esultanza gol Victor Osimhen

La Gazzetta dedica una pagina al mancato ritorno di Osimhen dalla Nigeria. In prima pagina il titolo è: “Osimhen inquieto. Ancora un ritardo dalla Nigeria, tensione con il Napoli”. All’interno, il club viene descritto come non irritato, a esserlo però sono i compagni. Fatto sta che Osimhen sarebbe dovuto rientrare giovedì sera dall’Africa, dopo la partita col Ghana e non è tornato (addirittura è circolata una fake news, così viene definita, su un suo arresto). Al contrario di Lozano che è regolarmente rientrato.

“Il nigeriano dovrebbe rientrare a Castel Volturno nella tarda mattinata di oggi, e qui il condizionale è d’obbligo visto i due giorni di ritardo già “accumulati”, avendo già giocato lo spareggio mondiale col Ghana martedì. Ufficialmente in casa Napoli sono tranquilli e assicurano che il centravanti abbia ricevuto un regolare permesso dal club per ottenere dei visti sul passaporto a Lagos, dato che comunque domani salterà per squalifica la trasferta di Bergamo. (…) In realtà i dirigenti hanno cercato di farlo rientrare giovedì sera, come del resto ha fatto Koulibaly, anche lui in campo in Senegal, alla stessa ora di Osimhen”.

La Gazzetta scrive che Rrahmani, seppure squalificato per Bergamo, è rientrato regolarmente.

“Da radio spogliatoio emerge qualche disappunto per il comportamento di Victor, che nemmeno stamattina – se arrivasse – farebbe in tempo ad allenarsi insieme alla squadra. (…) Sarebbe bello se oggi pomeriggio – seppur stanco dal viaggio – Osimhen salisse sul volo charter che porterà la squadra a aBergamo, per stare vicino alla squadra e dimostrare innanzitutto il rispetto dei compagni e dell’allenatore, e poi anche l’attaccamento alla società”.

 

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