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Dani Alves: «A Madrid doveva finire 6-0, abbiamo fatto capire che il Barcellona è tornato»

Intervista al Mundo Deportivo: «Non ci sono consigli da dare ai giovani, il consiglio è l’esempio che dai sul campo col tuo impegno, i tuoi sacrifici»

Dani Alves: «A Madrid doveva finire 6-0, abbiamo fatto capire che il Barcellona è tornato»
Tblisi (Georgia) 11/08/2015 - Supercoppa Europea / Barcellona-Siviglia / foto Imago/Image Sport nella foto: Dani Alves

Il Mundo Deportivo ha intervistato Dani Alves.

Parla dei giovani.

Non ci sono consigli da dare ai giovani. Bisogna dare l’esempio con quello che fai.  Se ti vedono macinare chilometri, lavorare e sudare, non c’è altro da dire. C’è solo un modo per avere una buona carriera: impegnarsi. Giocare nel Barça non è abbastanza, devi vincere altrimenti sarai solo l’ennesimo giocatore che è passato di qui. Al Barça se non vinci non sarai ricordato.

Ci sono state molte critiche per i vostri festeggiamenti al Bernabeu per lo 0-4.

Non stavamo festeggiando solo la vittoria a Madrid, hanno detto che per noi equivaleva a un titolo. Stavamo festeggiando la netta vittoria, li abbiamo colpiti, le mie 400 partite e il ritorno del Barcellona. I madrileni non pensino che stavamo festeggiando i quattro gol, anche perché altre volte ne abbiamo fatti cinque, o sei… E quattro sono stati pochi per quel che s’è visto. (…) Il risultato più giusto sarebbe stato 6-0. Per le occasioni che abbiamo avuto, quella di Ferran, Aubameyang, Dembélé, sono state occasioni limpide. Ma per noi molto più che la vittoria è stato importante il messaggio che abbiamo inviato: il Barcellona era tornato. Siamo tornati ad essere competitivi ed è una grande notizia per noi, lavoriamo per questo, e quando si lavora bene i risultati arrivano. Abbiamo inviato un messaggio al mondo del calcio, il Barça è tornato.

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