Alla Gazzetta: «Il Napoli può arrivare allo scudetto perché ha una rosa importante, motivazioni e un pubblico che sostiene. Ma per il calendario è favorita l’Inter»
Nel giorno di Napoli-Fiorentina, la Gazzetta dello Sport intervista Giancarlo Antognoni, storico ex della Viola.
«Sarà una bella partita, perché sono due squadre che giocano bene, forse le più in forma al momento. Con allenatori propositivi, che cercano di fare gioco. Poi il risultato può essere sempre legato a episodi. Ma entrambe hanno motivazioni importanti».
Da una parte manca Torreira, dall’altra Anguissa. Per Antognoni è la Fiorentina che perde di più.
«Il Napoli ha i ricambi adatti per sopperire all’assenza, i viola invece no. E rientra Osimhen. Il Napoli è forte in tutti i reparti, la Fiorentina meno, è più scoperta».
Elogia Italiano.
«Cerca di adottare un modo di gioco che a Firenze ultimamente si era perso. E poi c’è stata la difficile gestione del dopo Vlahovic. In quel frangente si è visto il merito di Italiano. Ti va via uno forte, ne arrivano due nuovi che chiaramente sono meno forti, però non noti la differenza. Lì vedi l’abilità del tecnico».
Sul Napoli e la sua forza.
«Prende pochi gol, a centrocampo è molto forte, è davanti ha giocatori di qualità, non solo Osimhen ma anche Insigne. Mi ha sorpreso Lobotka che già avevo visto al Celta ma mi ha colpito positivamente. Zielinski e Fabian Ruiz già si conoscevano. Spalletti ti dà qualcosa in più, ti dà passione, esperienza e fa giocare tutti».
Perché può arrivare allo scudetto?
«Perché ha una rosa importante, motivazioni e un pubblico che sostiene. Tutti i tifosi spingono la loro squadra, però a Napoli in modo particolare. Se però guardo il calendario, l’Inter è favorita, poi Napoli e Milan alla pari».