Abatantuono: «Pioli ha avuto il merito di non piegarsi alla costruzione dal basso»

Alla Gazzetta: «Far partire il gioco dalla difesa è stupido. il lancio lungo fa parte del gioco, non può essere un marchio negativo»

diego abatantuono

La Gazzetta dello Sport intervista Diego Abatantuono. Tifosissimo del Milan, commenta la corsa a due per lo scudetto, tra i rossoneri e l’Inter.

“Faccio una premessa. Io non sono uno abituato a lamentarsi, ma noi abbiamo avuto anche delle incolpevoli sviste altrui, tra gol segnati di mano e fuorigioco mai visti, non sembravano bei segnali… Detto questo, si intravede un fattore psicologico: io ritengo che l’Inter sia più forte del Milan, ma davvero, non per scherzo o scaramanzia, prendendo i singoli giocatori sono più forti. Noi però abbiamo Stefano Pioli, che fa la differenza. Siamo più squadra, abbiamo più grinta e motivazioni, ogni giocatore è stato gestito nel modo migliore e in tutto questo l’allenatore è stato determinante. E poi ha il grande merito di non aver voluto a tutti i costi sottolineare la propria mano cedendo a quel gioco che ormai quasi tutte le squadre fanno: tenere la palla molto bassa e far partire il gioco dalla difesa. È una tattica troppo rischiosa, è costata tanto a noi, ma anche all’Inter o al Napoli. Ormai è un modo di affrontare le gare stupido, è stato una grande invenzione di Guardiola ma non può essere obbligatorio, non è quello che legittima il valore del tecnico. Pioli si è staccato da questa storia, il lancio lungo fa parte del gioco, non può essere un marchio negativo, anzi per me va tenuto molto presente”.

 

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