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Su Netflix “Testimone misterioso”, un’ora e tre quarti di adrenalina irrequieta che tiene sul filo del rasoio

Un genere misto che va dal crime, al thriller, al poliziesco-action che non lascia il tempo di pensare. Diretto da Régis Blondeau 

Su Netflix “Testimone misterioso”, un’ora e tre quarti di adrenalina irrequieta che tiene sul filo del rasoio

Da pochi giorni c’è su Netflix “Testimone misterioso (Sans répit)” un film che è di un genere misto che va dal crime, al thriller, al poliziesco-action diretto da Régis Blondeau, che noi conoscevamo come direttore di fotografia.

Thomas (Franck Gastambide) è un poliziotto che sta recandosi al funerale della madre ma nello stesso tempo sta per subire un processo dagli affari interni per piccole mazzette nel traffico di droga. Mentre si trova in questa impasse mette sotto con la sua macchina un uomo. Da questo accadimento si scatenano tutta una serie di eventi che lo pongono in uno stato di angoscia e di sospensione perché finisce vittima di un ricatto operato dal commissario Marelli (Simon Abkarian) che è il deus ex machina di una struttura malavitosa interna alla polizia stessa. La sua unica salvezza è la riconsegna del cadavere di Barcelo (Nabil Missoumi) l’uomo investito che lui ha inumato con la madre approfittando delle sue esequie. Thomas sempre in bilico deve pararsi dai sospetti degli uomini della sua squadra e da Marelli ed inoltre deve tenere fuori dai ricatti sua sorella Louise (Victoire Zenner) e la sua bambina.

Tra zuffe, inseguimenti, indagini private ed ultimatum Thomas avrà modo di testare la durezza del suo testimone misterioso. Blondeau è riuscito a creare un microcosmo criminale interno alla polizia che fa saltare qualsiasi legalità ed ha messo insieme un mix di elementi di genere diverso restituendoci un prodotto non ibrido che non lascia il tempo di pensare. 1 ora e tre quarti di adrenalina irrequieta – senza ripetizione – che tiene sul filo del rasoio.

 

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