Il retroscena raccontato dal Corriere della Sera. Il macedone è figlio di un produttore di camomilla, si diceva ne bevesse troppa. Ora è adrenalina pura
Spalletti è pazzo di Elmas. Non è una novità, lo raccontiamo dall’inizio della stagione. L’ex tecnico dell’Inter crede che abbia le potenzialità per diventare un calciatore importantissimo. E ne apprezza la duttilità. L’anno scorso probabilmente la collocazione tattica complicata del macedone per Gattuso era un problema. Per Spalletti è un valore. È stato amore a prima vista, come racconta l’edizione odierna del Corriere della Sera.
Quando Spalletti conobbe Elmas in ritiro l’estate scorsa disse: «Siamo di fronte a un fenomeno». Il macedone gonfiò il petto, probabilmente anche lui stentava a credergli. Arrivato a Napoli nel 2019 con Ancelotti, non aveva trovato una precisa collocazione tattica. Una virtù che Spalletti ha deciso di sfruttare: «Lui sa fare tante cose».
Nei momenti decisivi della stagione Elmas ha messo il suo zampino. L’ha fatto con una grossa carica adrenalinica. Eppure, ironia della sorte… è figlio di un produttore di camomilla. Un retroscena di cui non tutti erano a conoscenza.
Figlio di un produttore di camomilla, si diceva ne bevesse troppa: ora invece è adrenalinico. Gioca sempre, ovunque: è il jolly di centrocampo e attacco che ha già messo a segno sei gol (anche al Milan all’andata) e il suo valore di mercato è schizzato. Pagato 16 più bonus nel 2019 al Fenerbahçe, oggi ne vale almeno il triplo.