Max Biaggi: «Rossi ha rappresentato tanto, ma è il passato. I campioni vanno, ma le moto restano»

A Libero: «Siamo stati duellanti veri, provo nostalgia per quegli anni, è stato tutto intenso e bello, ma c'è stata anche troppa tensione».

max biaggi

Questo sarà il primo anno di MotoGp senza Valentino Rossi. Ma c’è chi giura che il vuoto non sarà così terribile.

«Rossi ha rappresentato tanto per il nostro mondo. Ma domenica, quando si accenderanno i motori, tutti saranno entrati mentalmente in una nuova era. È la vita che va avanti. Non ci sarà un vuoto di immagine. L’addio di un campione è nella natura delle cose: le moto ci sono state anche dopo i ritiri di Agostini, Dohaan, Roberts, Biaggi e ci sono anche dopo Rossi».

A parlare così è Max Biaggi sei volte campione del mondo, uno che di Vale è stato un acerrimo nemico.

«Eravamo duellanti veri come lo sono stati Coppi e Bartali, Prost e Senna, Totti e Del Piero. Grandi antagonisti, nel bene e nel male. Oggi provo nostalgia e piacere per quegli anni perché io e Vale abbiamo diviso l’Italia e acceso passioni. È stato tutto intenso e bello. Ma sono anche stati anni pieni di una tensione eccessiva».

Una pizza con Rossi la mangeresti? Gli chiedono. Risponde:

«Beh, se capita, se mi invita a Tavullia, perché no?».

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