Esercizio di equilibrismo giuridico del giudice Mastrandrea che stavolta, eccezionalmente, per i cori contro Napoli e razzisti verso Osimhen e Koulibaly, non applica la sospensiva

Una giornata di squalifica della Curva Sud del Verona per razzismo.
Come avevamo previsto noi (anche qui), come ha scritto la Süddeutsche, la giustizia sportiva italiana in via del tutto eccezionale – vista l’ondata d’indignazione per lo striscione esposto dagli ultras del Verona – ha squalificato per razzismo la Curva Sud per una giornata. Non per lo striscione ma per i cori razzisti nei confronti di Napoli, Koulibaly, Osimhen. Il calcio italiano ha creato una giustizia sportiva che considera il razzismo una goliardata.
Il giudice sportivo Mastrandrea si trincera dietro la gravità dei fatti per non applicare la sospensione della pena. Di più non poteva fare. Inoltre, come detto, poiché lo striscione è stato esposto a cento metri dallo stadio e non nello stadio, la giustizia sportiva nulla può. Ah beh, sì beh, ah beh, sì beh. Povero Re e povero Mastrandrea.
Quindi, ricapitolando, insulti alla città di Napoli e ai suoi abitanti, insulti razzisti a Osimhen e Koulibaly fanno a stento una giornata di squalifica per la Curva Sud. Che avrebbero anche sospeso ma stavolta non si può.