La Süddeutsche: «Juve metafora del fallimento del calcio italiano: vecchio, lento e troppo tattico»

"In Italia venerano ex campioni e stranieri mediocri e sconosciuti, non c'è intensità. La vittoria della Nazionale agli Europei? Un miracolo"

Allegri

Mg Milano 23/01/2022 - campionato di calcio serie A / Milan-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Massimiliano Allegri

“Correva l’87’ allo Juventus Stadium, la partita aveva appena preso una piega fatale per i padroni di casa, l’anima era già volata via quando una telecamera inquadrava Andrea Agnelli. Il presidente della Juve, discendente dell’illustre famiglia proprietaria, ha fatto una smorfia e ha detto: “Lo sapevo”. Rassegnato al presentimento. Lo stesso Agnelli che ha recentemente saccheggiato il suo monte simpatia, comunque già non ricchissimo, con l’idea di una Super League Europea. Ora era in tribuna e guardava il fallimento della sua squadra, ancora una volta fuori agli ottavi di finale di Champions League, per il terzo volta di fila, contro il Villarreal, settimo nel campionato spagnolo, 98 milioni di euro di fatturato annuo”.

Questo è l’attacco del commento della Süddeutsche Zeitung al tonfo europeo della Juventus, esemplare dello stato comatoso del calcio italiano anche a livello internazionale. Una metafora del calcio italiano”, la definisce il giornale tedesco. “Sono passati dodici anni da quando il calcio italiano ha vinto la Champions, era l’Inter. L’ultimo trionfo della Juve risale a più di 25 anni fa”.

“Anche la Nazionale è crollata completamente dopo un’estate da capogiro, tanto che nel disagio hanno naturalizzato alcuni sudamericani per sopperire a presunte debolezze”. E ora rischia di non andare al Mondiale.

“Il calcio, che in Italia è spesso visto anche come categoria assoluta, club e nazionale nel suo insieme, sta vivendo una fragorosa fase di disincanto“. “La Serie A impiega molti veterani che sono venerati come se fossero nel pieno delle loro carriere. A ciò si aggiunge un’orda di giocatori stranieri mediocri e sconosciuti che bloccano la strada ai giovani italiani emergenti”.

E ancora:

La Serie A è lenta, più lenta della maggior parte dei campionati comparabili in Europa. Meno fisica, c’è spesso una mancanza di tensione e intensità. Ed è troppo tattico“. La Nazionale? “È stato un miracolo”.

“Il calcio italiano è in una crisi di senso”. Tombale.

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