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Cavasin: «In Sardegna sono diventato carnivoro. Per andare al campo devo dare la precedenza alle pecore»

Sulla Gazzetta le parole del tecnico che dalla Panchina d’oro in Serie A si è trovato a d allenare e vincere in Prima Categoria in Sardegna

Cavasin: «In Sardegna sono diventato carnivoro. Per andare al campo devo dare la precedenza alle pecore»

Alberto Cavasin che nel 2000 Cavasin s’era meritato la Panchina d’Oro in A per due salvezze consecutive con il Lecce, ha accettato la scommessa del presidente Roberto Ibba, allenando il Bari Sardo che, con 6 turni d’anticipo, è salito in Promozione: 20 vittorie e un pareggio, 108 gol fatti e solo nove subiti.

Alberto, quando è approdato in Sardegna, pensava si trattasse solo di una consulenza, ma poi è stato travolto dall’entusiasmo del presidente e dalla sua voglia di tornare in campo che era stata frenata dal covid. Alla Gazzetta racconta

«Innanzitutto il gruppo dei ragazzi è stimolante. Per loro faccio tutto, anche il magazziniere. E cucino».

Spiega di sentirsi rinato, tornato alle origini e alla passione

«Io avevo ormai le mie abitudini, avevo una dieta vegetariana. Nessuno mi faceva rinunciare alle mie idee. Invece in Ogliastra, con la storia dello spuntino…».

È tornato carnivoro!

«In questi mesi ogni settimana uno dei nostri amici organizza una cena. Ovviamente si mangia solo maialetto e capretto. Senza parlare dei formaggi. Insomma, sono diventato carnivoro».

Ma soprattutto si sente parte di una grande immensa famiglia, con i tifosi che gli dimostrano affetto

«Mi riempiono di regali: olio e tutti i prodotti della terra. Ti fanno sentire uno di loro, è una gioia immensa».

Una vita diversa da quella di città, senza traffico

«Quando posso mi concedo anche una corsetta sulla spiaggia davanti a casa, è davvero un’oasi. Anche quando vado al campo di allenamento spesso devo dare la precedenza al passaggio delle pecore, e a volte dei maialini».

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