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Pioli: «Abbiamo costruito un Milan che è una casa solida, ora dobbiamo abbellirla coi dettagli»

La conferenza stampa. «Kessié e Romagnoli? Sono professionisti, sempre sul pezzo. Quando non abbiamo palla dobbiamo essere animali, andare a mille all’ora»

Pioli: «Abbiamo costruito un Milan che è una casa solida, ora dobbiamo abbellirla coi dettagli»
Milano 04/12/2021 - campionato di calcio serie A / Milan-Salernitana / foto Image Sport nella foto: Stefano Pioli

L’allenatore del Milan Stefano Pioli è intervenuto in presentazione della partita del Milan contro l’Udinese, valida per la ventisettesima giornata di campionato. Si gioca domani a San Siro. Per i rossoneri si tratta di un’occasione per riscattarsi subito dopo i punti lasciati a Salerno. Questo il resoconto che Tuttomercatoweb ha fatto della conferenza stampa.

Il Milan a fine febbraio 2022 sta meglio rispetto ad un anno fa?

Non ci avevo pensato a questa situazione. Noi stiamo bene. Veniamo da una prestazione in cui abbiamo commesso degli errori, abbiamo lavorato su questo e ci aspettiamo una prestazione più solida domani.

Dopo sabato sera ha provato più sollievo o più rabbia?

Alla squadra ho trasferito attenzione e lucidità analizzando Salerno, l’abbiamo giocata con troppa frenesia come se mancassero sempre 5 minuti al fischio finale; abbiamo un piano gara da rispettare, doppiamo saperla gestire. Gli altri risultati non li possiamo condizionare noi, dobbiamo essere concentrati sul nostro.

Quest’anno vede un po’ meno preoccupazione su Kessie e Romagnoli rispetto ai due in scadenza nella passata stagione?

Sono problemi societari. Non ho allenato l’anno scorso e non sto allenando giocatori in scadenza, ma calciatori molto professionali, molto sul pezzo. Continuerò a farlo fin quando si comporteranno così. Poi le cose non si sa come andranno a finire…

Dove può migliorare il Milan?

Si può sempre migliorare. Siamo stati un po’ troppo poco lucidi dopo il vantaggio, la Salernitana non ci ha messo tutta questa pressione sulla nostra impostazione. Abbiamo lavorato su questo e su questo mi aspetto dei passi in avanti.

Nell’ultima giornata tutte le big non hanno vinto…

Era dal 2003 che non accadeva. La verità è che le partite sono sempre molto equilibrate e molto difficili. Ci vuole sempre molta qualità per vincerle.

Può chiarire la sua posizione in merito alla parola Scudetto?

La linea è chiara: noi vogliamo migliorare il punteggio dell’anno scorso. Se poi saremo bravi a migliorarlo di così tanti punti da vincere lo Scudetto sarà qualcosa di eccezionale. Non perdiamo il nostro equilibrio. Abbiamo costruito una casa su basi solide, adesso dobbiamo abbellirla curando tutti i dettagli da qui alla fine.

Ci sono giocatori stanchi?

No, scelgo perché ho tante alternative di qualità. Stiamo pensando solo alla partita di domani. Mancano 13 partite: ognuna ha un peso specifico importante. Testa all’Udinese, che è squadra tosta, intensa e che ha qualità davanti. È un avversario difficile da superare.

Rebic sbocciò contro l’Udinese. Che cosa si aspetta da lui?

Mi aspetto tanto da Ante, perché è giusto aspettarselo da un giocatore di qualità tecnica e di strappo fisico. Abbiamo tre attaccanti a disposizione. Due partono dall’inizio, tutti devono sentirsi pronti.

Come sta Ibra? Se dovesse decidere lei, gli rinnoverebbe il contratto?

È molto importante la sua volontà: per come lo conosco io, per la sua volontà e per la voglia che ha di aiutare la squadra, lui continuerebbe a giocare. Le sue condizioni stanno migliorando, anche se un po’ più lentamente di quanto ci aspettassimo.

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