«Abbiamo approvato tutto il programma presentatoci da Lobello, assecondato tutte le richieste e sostenuto le spese, ma su questo non deroghiamo»

Il presidente della Federazione sport ghiaccio, Andrea Gios, torna a parlare delle accuse mosse da Arianna Fontana di qualche giorno fa. Lo ha fatto nel corso dell’incontro con la stampa a Casa Italia.
«Sapevo che si sarebbe sfogata, ma come Federazione non abbiamo nulla da rimproverarci. Abbiamo sempre lavorato con il massimo scrupolo, nell’interesse della Federazione e di Arianna. La Fontana è il miglior assett della federazione. È una nostra priorità. Però ci sono delle regole, non è che gli atleti possono scegliere loro gli allenatori della Nazionale. Il nostro obiettivo è far crescere tutti gli atleti, Arianna compresa. È stata messa nelle condizioni ottimali, in base alle sue richieste personali e di suo marito – l’allenatore Anthony Lobello – Però non riteniamo che la figura del marito sia quella ideale per dirigere tutte le squadre. Su questo non possiamo derogare».
Gios dichiara che la Federazione ha sempre assecondato tutte le richieste della Fontana:
«Abbiamo approvato tutto il programma presentatoci dal signor Anthony Lobello. Abbiamo assecondato le richieste e sostenuto le spese economiche. Dall’appartamento ai macchinari, quando Arianna ha deciso di staccarsi dalla Nazionale e di andare ad allenarsi in Ungheria. Quando in Ungheria sono venute meno le condizioni per restare, e Arianna e Anthony sono dovuti rientrare, e sono tornati nel gruppo azzurro, non c’è stata nessuna emarginazione da parte nostra. Semplicemente Lobello non era il responsabile tecnico della Nazionale, quindi aveva delle limitazioni. Ma non gli è stato certo impedito di allenare Arianna. Arianna non mi rivolge la parola da mesi. Non ci parliamo dal 12 ottobre scorso, qui lei mi evita, ha evitato anche gli incontri a Casa Italia con gli altri compagni di squadra. I contatti con lei li ha sempre tenuti Ippolito Sanfratello, il nostro segretario generale, quasi quotidianamente. Sono pronto a incontrare la Fontana dopo il Consiglio federale del 19 marzo».
La Fontana ha anche denunciato che i compagni (uno in particolare) avrebbero tentato di danneggiarla in pista, cercando di farla cadere. Gios dichiara:
«La parte più stonata delle esternazioni di Arianna riguarda questa vicenda, che peraltro risale a tre anni fa, che avevamo affrontato e chiarito a suo tempo e per noi era morta e sepolta. Era emerso che si fosse trattato di una situazione tipica di un allenamento comune, nella quale un’atleta donna si trova a dovere fare i conti con compagni che hanno una struttura fisica decisamente più importante, per cui i contatti che ci possono essere nello short track non sono gli stessi che ci sarebbero fra donne. Peraltro questi stessi uomini che lei accusa si sono allenati per anni con Arianna, l’hanno fatta crescere, l’hanno portata sino a queste medaglie. Trovo questa sua uscita sgradevole, ha distrutto il clima della squadra in un momento così importante. Credo molto nel gruppo, ci si scontra e ci si chiarisce negli spogliatoi, poi vince il gruppo. Arianna è una campionessa straordinaria, a me serve un leader. Durante un’Olimpiade non si fanno dichiarazioni del genere».