Cazzullo: Goggia è una fuoriclasse, va oltre lo sci. Brignone è una grande sciatrice

Nella rubrica delle lettere del Corsera: Sofia riesce a entrare nella vita delle persone. Bearzot lasciò Pruzzo a casa, era bravo ma Paolo Rossi era più forte

Sofia Goggia

Are (Svezia) 05/02/2019 - Campionato del Mondo di Sci Alpino / foto Imago/Image Sport nella foto: Sofia Goggia

Nella sue rubrica delle lettere, Aldo Cazzullo commenta il fatto sportivo del momento: la rivalità tra Sofia Goggia e Federica Brignone. E scrive:

La vera vittima dell’uscita di Maria Rosa Quario, come ha notato con la consueta sensibilità Massimo Gramellini, non è stata Sofia Goggia, ma Federica Brignone, la figlia che Quario voleva proteggere.

In effetti le vittorie della Brignone — la prima italiana a vincere la Coppa del Mondo — fanno meno notizia di quelle della Goggia, e non solo perché Sofia è più brava a comunicare. Ci sono campioni che restano confinati nel loro sport, a maggior ragione ora che il calcio ha un po’ fagocitato tutto; e altri che riescono a entrare nelle vite delle persone. Inoltre, ci sono atleti fortissimi, che segui con ammirazione, e ci sono fuoriclasse, che segui con emozione. Sofia Goggia è una fuoriclasse.

A volte non è facile rassegnarsi alla differenza: ricordo Bearzot contestato alla vigilia del Mondiale del 1982 perché aveva lasciato a casa Pruzzo per puntare su Paolo Rossi. Ora, Roberto Pruzzo era un centravanti formidabile, ed era anche un uomo leale. Ma Paolo Rossi era più forte.

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