Brignone: «Sono in tilt. Non sarò a Milano-Cortina, senza villaggio olimpico mi passa la voglia»
A Repubblica: «Non riesco a fare nessuna differenza, non sono abbastanza. E' come se scendessi con la paura, devo farmi un lavaggio del cervello»

2021 archivio Image Sport / Sci / Federica Brignone / foto Imago/Image Sport
La Brignone è in crisi. Dopo l’argento in gigante e il 7° posto in superG, scrive Repubblica, la sciatrice perde la rotta. In prova di discesa è 31^ a +2”70. Si lamenta della pista e di se stessa e annuncia che non sarà a Milano-Cortina.
«E’ andata malissimo questa prova. Non ho un buon feeling, non l’ho trovato neanche oggi su questa pista, fin dalla terza curva sono subito scivolata e non sono neanche riuscita tirare la curva quella che l’altro giorno avevo saltato, oggi ho frenato talmente tanto che mi sono fermata. Non riesco a fare nessuna differenza. Vado bene solo nelle 4 curve di muro qua sotto, non sono abbastanza. Tutto il resto faccio schifo. Vado in tilt mentalmente, non ho buon feeling, non sono appoggiata, non ho voglia di fare velocità, non sono chiusa, non ritrovo le sensazioni che avevo in discesa quest’anno e non so proprio sciare. E’ come se scendessi con la paura, anche se questa è la discesa più facile che abbiamo fatto quest’anno. Se io mi merito il posto per correre in discesa è perché in combinata posso essere competitiva, ma così non ho nessuna chance. Non so, devo farmi un lavaggio del cervello. Di sicuro a Milano-Cortina non ci sarò, mancherà lo spirito olimpico».
La Brignone si spiega meglio:
«Le Alpi sono fantastiche, finalmente avremo i Giochi olimpici di nuovo in Europa. A me è piaciuto venire in Paesi nuovi, ma ci sono piste abituate a ospitare gare di sci alpino. L’unica cosa brutta è che sarà tutto sparso. Non ci sarà un villaggio olimpico, non ci sarà lo spirito olimpico. Saremo ognuno in un posto diverso. Qui siamo tutti assieme, a Milano-Cortina non esisterà. Così mi passa la voglia».