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Sarà libero l’accesso al database della Toponomastica nazionale dell’Istituto geografico militare

L’annuncio del generale Poccia. Una rivoluzione copernicana figlia della legge sugli Open data, un’occasione storica per gli amanti del territorio italiano

Sarà libero l’accesso al database della Toponomastica nazionale dell’Istituto geografico militare

“Tra pochi giorni sarà in rete sul nostro sito il database della toponomastica ufficiale italiana con accesso libero a tutti gli studiosi ed appassionati”. Questo l’annuncio che il generale B. Giuseppe Poccia (vicecomandante Istituto geografico militare) ha fatto ai margini del convegno – “La toponomastica italiana un bene culturale immateriale tra tutela e normalizzazione” – svoltosi al Castello Mediceo di Ottaviano nell’ambito della mostra cartografica “Campania tra terra e mare: dai toponimi antichi a quelli contemporanei” che poteva essere visitata nelle Scuderie dello stesso stabile storico fino al 30 gennaio.

Un cambiamento copernicano di prospettive figlio della legge sugli Open data che costituisce un’occasione storica per gli amanti del territorio italiano, e nell’organizzazione della mostra di Ottaviano – che sarà replicata a breve alla Reggia di Quisisana di Castellammare di Stabia ed al Centro “Edwin Cerio di Capri” – non poteva mancare nel boarding il Cai (Centro alpino italiano) nella persona del presidente del gruppo regionale ing. Raffaele Luise e quella del vero deus ex machina dell’evento ottavianese, il professor Ciro Teodonno responsabile della commissione tutela ambientale dello stesso sodalizio escursionistico.

Il convegno – organizzato anche dall’ente locale comunale e dalla Regione Campania – ha avuto anche il prezioso intervento in videoconferenza del docente universitario Andrea Cantile che ha delineato l’evoluzione storica del concetto di toponimo fino al riconoscimento quale bene immateriale e culturale e quindi bisognoso di una specifica tutela legale. Il Cai collaborerà funzionalmente con l’Igm per rivitalizzare i toponimi della Campania assaliti da interessi che li vogliono svuotare di senso e di identità in una logica di attacco al territorio che vorrebbe trasformare la Campania Felix in una ‘carta muta’.

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