Johnson no vax: il giocatore di basket che lascia l’Italia perché non può più allenarsi e giocare

Sulla Stampa. Il primo contratto rescisso per problemi di green pass. Johnson era il miglior marcatore di Cantù. Emigra in Polonia

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foto Daniele Buffa/Image Sport

Johnson no vax. Fa già ridere così. Ma la storia invece è paradigmatica della situazione generale: Robert Johnson è il primo sportivo che deve lasciare l’Italia perché non è vaccinato e non può continuare a lavorare qui. Il cestista americano ha lasciato Cantù, che milita nel campionato di serie A2 di basket e andrà a giocare a Varsavia, in Polonia.

Cantù è il primo club italiano che ha risolto il contratto di un giocatore no-vax. Johnson dal 10 gennaio non può più allenarsi con i compagni e giocare in campionato, visto che non ha il green pass. Il problema è che Cantù gioca in A2 – scrive La Stampa – e lì non valgono le regole che si applicano in A1. Nella massima serie per scendere sul parquet basta il Green Pass semplice, che si ottiene anche mostrando un tampone negativo effettuato nelle 48 precedenti il match. “Invece per Johnson non sono state ammesse deroghe, nonostante fosse in Italia con un visto lavorativo e con un ingaggio paragonabile a quello di un ottimo professionista di A”.

Johnson con una media di 19.7 punti di media a partita, era miglior marcatore del girone. “Le abbiamo provate tutte – racconta il presidente Roberto Allievi – anche perché lui si è sempre comportato bene. Dato che non era vaccinato ha sempre fatto una vita extra-palestra molto riservata. Arrivava mezz’ora prima degli altri e se ne andava mezz’ora dopo. Per il resto stava a casa con la moglie e il figlio, o al limite si concedeva una passeggiata con il cane. Non usciva nemmeno per mangiare un hamburger”. Johnson se ne andrà a giocare in Polonia, a Varsavia: “Sto soffrendo molto ma chiedo a tutti di rispettare la mia libertà di scelta”.

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