Djokovic: «Ho fatto l’intervista a L’Equipe da positivo, ho sbagliato»
Ma per le false dichiarazioni di viaggio alla frontiera australiana accusa il suo agente: "Colpa sua, si scusa"

Roma 18/05/2017 - Internazionali BNL d'Italia / foto Insidefoto/Image Sport nella foto: Novak Djokovic
L’intervista a L’Equipe e le foto coi bambini da positivo al Covid? “Un errore di giudizio”. Le false dichiarazioni di viaggio rese alla frontiera australiana? “Colpa del mio agente”. Novak Djokovic torna a parlare. Lo fa su Instagram. Il tennista serbo si scusa, a suo modo.
“Voglio sottolineare che ho cercato molto duramente di garantire la sicurezza di tutti e il rispetto degli obblighi di test. Ho assistito a una partita di basket a Belgrado il 14 dicembre, dopo di che mi è stato riferito che un certo numero di persone era risultato positivo al Covid-19. Nonostante non avessi sintomi di Covid, il 16 dicembre ho eseguito un test antigenico rapido che è risultato negativo e, per cautela lo stesso giorno ho anche eseguito un test PCR ufficiale”.
Djokovic ha confermato che il 17 dicembre ha partecipato a un evento di tennis a Belgrado per consegnare premi ai bambini, dopo essere risultato nuovamente negativo a un test rapido. “Ero asintomatico e mi sentivo bene, e non avevo ricevuto la notifica di un risultato positivo del test PCR fino a dopo quell’evento”.
Ha ammesso che dopo aver ricevuto il risultato positivo ha comunque frequentato il suo centro di tennis a Belgrado il 18 dicembre per mantenere un “impegno per un’intervista con L’Equipe” perché “si sentiva obbligato” e “non voleva deludere il giornalista”. Djokovic dice di aver preso le distanze e di aver indossato la mascherina, tranne quando sono state scattate le foto.
“Dopo l’intervista mentre tornavo a casa per isolarmi per il periodo richiesto, ci ho riflettuto e ammetto che questo è stato un errore di giudizio e accetto che avrei dovuto riprogrammare l’impegno”.
Djokovic ha affermato che la dichiarazione di viaggio errata prima del viaggio del 1 gennaio è stata “inviata dal mio team di supporto per mio conto”: “Il mio agente si scusa sinceramente per l’errore amministrativo nel spuntare la casella sbagliata sul mio viaggio precedente prima di venire in Australia. Questo è stato un errore umano e certamente non intenzionale”.