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L’ex allenatore Alberto Salazar squalificato a vita negli Usa per cattiva condotta sessuale

Era stato sospeso in via temporanea all’inizio del 2020, ora la squalifica dell’Us Center for SafeSport è definitiva 

L’ex allenatore Alberto Salazar squalificato a vita negli Usa per cattiva condotta sessuale

L’ex allenatore di corsa Nike Alberto Salazar è stato squalificato a vita per cattiva condotta sessuale dall’US Center for SafeSport, organizzazione che si occupa degli abusi sessuali, fisici ed emotivi negli sport olimpici.

Salazar era stato sospeso temporaneamente all’inizio del 2020, poi definitivamente la scorsa estate, era in attesa di arbitrato. La decisione ora è stata confermata. Non potrà più allenare nei club o partecipare ad eventi organizzati negli Stati Uniti.

La prima sospensione di Salazar è arrivata sulla scia di testimonianze di diverse donne che correvano per il progetto Nike Oregon, che lo avevano accusato di aver fatto pressione su di loro per perdere peso, a volte con effetti dannosi sulla salute, e le aveva fatte vergognare dei loro corpi. Già prima di allora, alcuni suoi ex atleti avevano criticato i suoi metodi.

Nel 2019, la ex runner Amy Yoder Begley, aveva scritto su Twitter che Salazar le aveva detto che era troppo grassa. La giovane prodigio Mary Cain, anche allenata da Salazar, aveva dichiarato, in un’intervista al New York Times, di essere stata “emotivamente e fisicamente abusata” dal tecnico. Aveva raccontato di essere stata messa sotto pressione per perdere peso e che non aveva più avuto il suo ciclo mestruale per tre anni in conseguenza di questo.

Salazar ha sempre contestato le accuse. La squalifica gli impedirà di poter presenziare ai campionati USA e ai trials olimpici. Salazar sta scontando una squalifica per violazione alle norme doping che scadrà nel settembre del 2023.

 

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