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Xavi ripudia il Vangelo di Guardiola e schiera il Barcellona con la difesa a tre

Meglio sopravvivere da traditori che morire in nome di un’idea. Per molto meno, Valverde venne esonerato. Cronaca di uno sfregio epocale

Xavi ripudia il Vangelo di Guardiola e schiera il Barcellona con la difesa a tre
Lg Losail (Qatar) 17/03/2016 - prove libere Moto GP - Qatar / foto Luca Gambuti/Image Sport nella foto: partita amichevole calcio Xavi Hernandez

Il Barcellona con la difesa a tre: Araujo, Piqué, Lenglet. Non è un pesce d’aprile a novembre.

È impossibile fare paragoni. Siamo oltre Cuadrado che accusa Neymar di essere un simulatore. Molto oltre. Non ci sono paragoni possibili per quel che si è visto stasera a Barcellona. Hanno dovuto chiamare Xavi per vedere saltare il primo comandamento della tavola blaugrana: la difesa a quattro.

Una serata ferale per i discepoli di Guardiola, per tutti coloro – e non sono pochi – che hanno confuso il calcio con il Vangelo. Contro il Benfica in Champions League, al Camp Nou, Xavi ha schierato il suo Barça con la difesa a tre. Per molto meno, ma molto molto meno, Valverde venne esonerato con il Barcellona primo in classifica. Qualsiasi altro tecnico sarebbe stato esonerato nel corso della partita e portato via di peso dal campo. Non osiamo pensare agli epiteti che starà lanciando Johann Cruyff da quel luogo lontano.

Hanno chiamato Xavi, il custode dell’ortodossia, e lui sull’orlo del precipizio ha pensato bene che è meglio sopravvivere da traditori che morire in nome di un’idea.

Il Napolista è vicino a chi ha confuso Guardiola con Che Guevara. E non può non guardare con simpatia all’infiltrato Xavi. Ora ci aspettiamo un gol con lancio lungo di sessanta metri. E conferenza stampa in cui dichiara:

Senza me, Iniesta, Messi, col piffero Guardiola vinceva quello che ha vinto. Altro che difesa a quattro.

Dai Xavi, facci sognare

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