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Rocchi si rimangia tutto sulla svolta arbitrale: «Per stare in tv, bisogna essere preparati»

A Radio Anch’io: «Gli arbitri sono all’anno zero, abbiamo cambiato metodologia di lavoro, è come una squadra quando arriva un nuovo allenatore»

Rocchi si rimangia tutto sulla svolta arbitrale: «Per stare in tv, bisogna essere preparati»
Mg Genova 18/12/2019 - campionato di calcio serie A / Sampdoria-Juventus / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gianluca Rocchi

Rocchi, il designatore arbitrale, è intervenuto a Radio Anch’io. Ha parlato di anno zero della classe arbitrale (perché mai? boh) e da qui quindi ne discendono una serie di giustificazioni per i tantissimi errori commessi dai direttori di gara.

“Per gli arbitri questo è un anno zero, abbiamo cambiato modo di lavorare. Quando cambia l’allenatore, cambiano un po’ di cose. Accade lo stesso per noi. Sto cercando di portare la mentalità di un club, abbiamo inserito due tattici che si occupano della lettura delle gare di serie A. Molti sono giovani e c’è ricambio al vertice. Tutto è cambiato, anche la metodologia di corsa, gli arbitri devono imparare a essere al momento giusto al posto giusto. Poi dobbiamo trovare nuovi talenti. In questo gruppo ce ne sono ma devono fare esperienza, hanno bisogno anche di commettere errori. Anche dal punto di vista abbiamo cambiato metodologia di corsa, li stiamo tracciando per capire come corrono: devono essere.

Giannoccaro (il trait d’unione con i club)

È operativo dalla scorsa settimana. È un ruolo fondamentale, per poter discutere anche del singolo episodio. Nel rispetto dei ruoli. Serve a fare colloqui interni e quotidiani. Per stare in tv bisogna essere ben preparati.

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