«Non è più Fomula 1, ora è wrestling». I boss di Red Bull e Mercedes incontenibili in conferenza stampa

Horner: "C'è grande rispetto, ma non è che devo andare a cena con Wolff o gli devo leccare il culo..."

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Monza 12/09/2021 - gara F1 / foto Imago/Image Sport nella foto: Max Verstappen-Lewis Hamilton

“C’è grande rispetto per la Mercedes e quello che ha fatto Hamilton. Ma non c’è alcun motivo per cui io debba andare a cena con Wolff o che gli lecchi il culo”.

Dimenticate le noiosissime conferenze stampa prepartita del pallone. Quella accozzaglia di risposte prefabbricate che appiattiscono il racconto dello sport. In questo momento la Formula 1 è in piena febbre da Mondiale. E nessuno si contiene più, tra continui ricorsi, “spiate”, dichiarazioni di fuoco e scontri in pista.

La Formula 1, poi, è abilissima a sfruttare mediaticamente il momento. Per cui decide di mandare in conferenza stampa prima del Gp in Qatar i due Team Principal di Red Bull e Mercedes, Horner e Wolff. Che sono due che si dicono di tutto a distanza da settimane. E poi se lo dicono anche in faccia. Come non bastasse per aggiungere pepe all’evento la Fia pubblica il rigetto del ricorso Mercedes con un sospetto tempismo, proprio in avvio di conferenza.

“Me lo aspettavo – commenta Wolff – Volevamo incoraggiare la discussione perché sarà un argomento nelle prossime gare e l’obiettivo è stato raggiunto. Non ci aspettavamo di andare oltre”. “Se il pilota che va all’interno viene difeso così, non ci sarà più sorpasso all’esterno”.

Horner non se la tiene: “Max era all’esterno in Messico… La prima volta che hanno un rivale, è interessante vedere come le persone si relazionano sotto pressione. È la lotta politica più intensa nello sport negli ultimi anni. La nostra macchina è conforme alla norma, senza dubbio. Abbiamo dubbi sul guadagno di Mercedes nei rettilinei nelle ultime gare? Certamente. Ci aspettiamo che la FIA lo tenga d’occhio? Ci fidiamo totalmente della FIA. Vogliamo fare in modo che, in queste ultime gare, le vetture siano scrupolosamente sorvegliate. Due squadre e due piloti combattono per il più grande premio di questo sport e tu vuoi assicurarti che il campo da gioco sia equilibrato”.

Wolff a sua volta risponde a tono: “Credo che nessuno starebbe in pista con un motore o un’auto illegale. Saresti pazzo se lo facessi. Al cento per cento. Per quanto riguarda le tensioni tra le squadre, ci sono molte brave persone che lavorano alla Red Bull e alla Mercedes ed è una grande battaglia. C’è rispetto per le capacità che ha la Red Bull, senza dubbio. È dura perché è il Mondiale. Prima era pugilato olimpico, poi professionistico e ora è wrestling. Ma va bene, siamo sul ring a combattere. Non ci si può aspettare altro”. Per Horner tra Red Bull e Mercedes “non c’è un rapporto, c’è competizione”. “La relazione e il rispetto sono diversi. Rispettiamo tutto ciò che Mercedes e Lewis Hamilton hanno fatto, ma non ho bisogno di andare a cena con Totò o leccargli il culo. Lo sport è il principale vincitore di questo lotta, che spero sia dura e giusta fino alla fine della stagione”.

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