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La “bestemmia” di Piqué: «Vorrei che Barcellona fosse una città come Madrid, la invidio»

Il giocatore del Barca è anche presidente di Kosmos che organizza la Coppa Davis a Madrid: “I fischi quando gioco qui sono normali, mi fanno piacere”

La “bestemmia” di Piqué: «Vorrei che Barcellona fosse una città come Madrid, la invidio»
archivio Image / Spettacolo / Shakira-Gerard Pique' / foto Imago/Image ONLY ITALY

“Amo Barcellona, ma invidio Madrid. La invidio”. Non è il Gerard Piqué giocatore del Barca, che parla. E’ il presidente di Kosmos, l’organizzatore della Coppa Davis, l’imprenditore. Piqué, presentando la competizione per nazionali del tennis che si giocherà a Madrid dal 25 novembre al 5 dicembre, ha quasi “bestemmiato”: “Non avrei problemi a organizzare un evento allo stadio Santiago Bernabéu se avesse senso. L’accordo con Madrid era di due anni e nel 2020 non si è potuto organizzare a causa della pandemia. Vorremmo restare per più anni, ma questo è il mondiale di tennis e deve andare in altre città e in altri paesi. Al momento dobbiamo goderci questa edizione. Amo la mia città, Barcellona, più di ogni altra cosa ma provo una sana invidia per Madrid, per tutto ciò che sta facendo. È un esempio per l’Europa e per il mondo intero. Vorrei che il Barcellona fosse a quel livello”. 

“Mi sono sempre sentito a casa qui e non lo faccio per soldi. Non mi hanno mai detto niente di male per strada, nonostante il brutto periodo con la nazionale”, ha detto Piqué, che ha riconosciuto che i fischi nelle partite giocate al Santiago Bernabéu sono “normali”. “Con la rivalità che esiste, mi piace che ti accolgano con ostilità o con i fischi. Fa parte del nostro lavoro”, ha detto.

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