Gazzetta: per quel Napoli-Verona Spalletti ha dovuto fare da acchiappafantasmi e psicologo
A Dimaro disse: «Qui bisogna voltare pagina e cominciare a guardare avanti. Parlare del tempo perso è ulteriore tempo perso»

foto Hermann
Torna Napoli-Verona una partita che ha sprigionato l’essenza della Napoli di oggi, una città per cui la realtà un dettaglio ininfluente. Per quell’1-1 che costò la Champions si scatenarono complotti al cui confronto quelli per l’11 settembre sembrano una barzelletta. Oggi la Gazzetta, con Maurizio Nicita, ricorda il lavoro che ha dovuto svolgere Spalletti.
l’Acchiappafantasmi è una delle attività collaterali del tecnico toscano da quando è arrivato al Napoli. In particolare sin dal primo giorno del ritiro in Trentino, Val di Sole. Perché i tifosi gli hanno sempre chiesto – a lui come a tutti i protagonisti di allora -: cosa fosse successo quel 23 maggio. Quello della notte in cui un pareggio col Verona, 1-1, cancellò il posto in Champions all’allora squadra di Gattuso.
Alla prima uscita pubblica in luglio, sulla piazza di Dimaro, Spalletti in maniera convincente e stentorea rispose ai tifosi sul tormentone Verona: «Qui bisogna voltare pagina e cominciare a guardare avanti. Parlare del tempo perso è ulteriore tempo perso».
Sul lettino… dell’analista, con pazienza da contadino Luciano sta affrontando e superando una serie di blocchi psicologici.