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De Siervo: «In Italia la politica odia il calcio. L’allarme di Dazn sulla pirateria va ascoltato»

Al Sole 24 Ore: «L’eliminazione della concurrency poteva essere assunta dall’estate. Questione Agcom? La Serie A non può definire autonomamente gli standard di qualità»

De Siervo: «In Italia la politica odia il calcio. L’allarme di Dazn sulla pirateria va ascoltato»
Db Milano 27/10/2016 - presentazione progetto Doppia Difesa / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: Luigi De Siervo

Il Sole 24 Ore intervista l’amministratore delegato della Lega Serie A, Luigi De Siervo.

«Il nostro è un Paese in cui, nei fatti, la politica dimostra di odiare il calcio. Serve superare le posizioni populiste e pilatesche che hanno caratterizzato la relazione tra politica e Serie A in questi ultimi anni. È bene ricordare che la Serie A è il motore economico di tutto il sistema. Minori ricavi ottiene la Serie A e minori ricavi vi saranno a disposizione di tutto lo sport italiano».

Continua:

«E invece i nostri politici sono i primi a cercare l’esposizione mediatica che il calcio garantisce ma poi hanno posizioni irrazionali quando non garantiscono, come per i cinema al chiuso, la piena occupazione degli stadi all’aperto; ipocrite quando impongono il limite alle sponsorizzazioni sportive del betting mentre continuano a consentire le scommesse accaparrandosene i lauti profitti; punitive se si pensi ai limiti alla commercializzazione dei diritti Esteri imposta dal decreto Melandri; pavide sul sostegno alla ristrutturazione degli stadi nonostante sia chiaro a tutti che i nuovi impianti saranno i motori necessari alla massimizzazione dei ricavi durante le gare; complici della malavita organizzata quando non consentono di bloccare, in tempo reale, le trasmissioni pirata delle nostre partite».

Sulla pirateria:

«L’analisi dei numeri dimostra come il tema degli abusi contrattuali in Italia sia enorme. Purtroppo il nostro si conferma, ancora una volta, come il Paese dei “furbetti”. (…) Per un’analisi profonda della situazione credo debbano essere abbandonate le ipocrisie. Il calcio necessita di risorse importanti se si desidera che i nostri club possano competere a livello internazionale. “La pirateria uccide il calcio”, non è uno slogan ma la triste constatazione di un suicidio collettivo perpetrato da certi tifosi che, pur dicendo di amare il calcio, stanno soffocando lo sport più bello del mondo».

Sulla posizione di Dazn in merito alla «concurrency»:

«L’allarme lanciato da Dazn deve essere colto dalle autorità e dai principali stakeholder del settore, tra cui ovviamente noi. La Lega Serie A ha venduto i propri diritti attraverso un bando regolato da una legge dello Stato. L’eliminazione della concurrency poteva evidentemente essere assunta fin dall’estate perché ricalca quanto è previsto in altri Paesi europei come in Spagna».

Sui problemi nello streaming nelle prime giornate di campionato:

«Il passaggio a una nuova modalità di distribuzione della Serie A Tim richiedeva necessariamente qualche giornata di assestamento. Ho sempre pensato che il calcio potesse svolgere la funzione di volano per accelerare il processo di digitalizzazione del nostro Paese. In questo diventa determinante la visione del Governo perché, dati alla mano, viviamo in un contesto tra i più arretrati a livello europeo dal punto di vista tecnologico. Dazn è intervenuta rispondendo prontamente alle nostre sollecitazioni e nelle ultime settimane non si sono verificati episodi di interruzione nella visione delle gare. Credo che la direzione sia quella giusta e che si possa ancora migliorare per offrire un prodotto sempre più di qualità».

Sulla decisione di Agcom di convocare anche la Serie A insieme a Dazn per discutere di qualità e servizi:

«Come sempre garantiamo piena collaborazione con le autorità indipendenti e in particolare alla Agcom, ma la definizione degli standard trasmissivi non può certo ricadere sull’autonoma valutazione della Lega Serie A che diversamente si troverebbe nella posizione di stabilire dei possibili limiti all’accesso al mercato. Detto ciò ci risulta che, fin dalle prossime giornate, Dazn dovrebbe poter garantire l’innalzamento della qualità trasmissiva tramite l’adozione del nuovo standard produttivo garantito dalla Lega: 1.080 progressivo».

 

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