Barbacetto: il nuovo San Siro è un regalo di Sala a Milan e Inter per risanare i loro conti in rosso

Sul Fatto. E' un'operazione immobiliare, non sportiva. Il sindaco impoverisce le casse comunali e regala il business ai privati

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Db Milano 12/05/2021 - campionato di calcio serie A / Inter-Roma / foto Daniele Buffa/Image Sport nella foto: stadio San Siro

Su Il Fatto Quotidiano, Gianni Barbacetto commenta l’affare San Siro.

Il cuore dell’operazione San Siro non è lo stadio, ma le volumetrie attorno. Con il sì – già garantito da Sala – Milan e Inter realizzano un’operazione non sportiva, ma immobiliare. Avranno uno stadio di proprietà e – soprattutto – un remunerativo distretto commerciale-terziario-alberghiero-ricreativo di oltre 100 mila metri quadrati di superficie lorda, un affare da 1,2 miliardi di euro. Il Comune di Milano rinuncerà per sempre a un suo asset, il Meazza, che vale 250 milioni e rende almeno 5 milioni all’anno che entrano nelle casse della città. Così Sala impoverisce il patrimonio comunale, lascia abbattere (o ridurre a inutilizzabile moncherino) un suo impianto, regalando il business stadio ai privati, che costruiranno il loro nuovo prodigio non su terreni di loro proprietà, ma su terreni pubblici del Comune di Milano”.

Nel 2016, continua, il Meazza è stato adeguato ai requisiti Uefa per ospitare la finale di Champions League e il 10 ottobre 2021 ha ospitato la finale di Nations League.

“Ora lo si potrebbe arricchire e riqualificare con metà dei soldi che servono per costruire uno stadio nuovo, come dimostra l’ottimo progetto degli ingegneri Nicola Magistretti e Riccardo Aceti. Resterebbe di proprietà pubblica, continuerebbe a generare utili al Comune, aumenterebbe il suo valore immobiliare, accrescendo il patrimonio pubblico comunale. Invece: Sala lo vuole demolire –con un cantiere che aumenterà a dismisura per anni le emissioni inquinanti – per regalare a Paolo Scaroni (Milan) e ad Alessandro Antonello (Inter) la possibilità di risanare i loro conti in rosso, mettendo in portafoglio un’operazione immobiliare che permetterà al fondo Elliott di vendere il Milan nei prossimi mesi (Scaroni lo ha già annunciato), facendoci un bel guadagno. Idem ai cinesi dell’Inter, che non vedono l’ora di liberarsi di un peso”.

 

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