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Il giovane arbitro colpito con un pugno: «Basta parole d’odio per chi mi ha aggredito»

A La Stampa: «Ho chiesto di tornare subito ad arbitrare, lo farò già domani. A 12 anni costruivo i cartellini da solo, a 15 ho cominciato»

Il giovane arbitro colpito con un pugno: «Basta parole d’odio per chi mi ha aggredito»

Andrea Felis, 23 anni, studente di Ingegneria Aerospaziale al Politecnico di Torino, è l’arbitro colpito con un pugno dall’allenatore del Carpignano (squalificato per cinque anni). La Federazione lo ha invitato ad assistere Italia-Spagna di Nations League. Prima, però, tornerà ad arbitrare, come spiega a La Stampa:

«Ho chiesto di tornare ad arbitrare fin dalla prima occasione. E la prima occasione sarà domani a Vercelli: sfida nazionale Under 15… Torno subito ad arbitrare perché è giusto così: non ho paura, non bisogna averla ed è importante che il mio caso possa servire da esempio. Io a 12 anni mi costruivo i cartellini da solo, a 15 ho cominciato: passione e sacrificio sono andati di pari passo».

«Mio papà – continua Andrea – è un carabiniere di servizio a Lampedusa: là vive la mia famiglia anche se siamo di un paesino in provincia di Ragusa. Ai miei non volevo dire niente, poi il video è diventato virale… ora dico di finirla anche con le parole di odio nei confronti di chi mi ha colpito, non serve».

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