Ferran Reverter: “Trovati pagamenti fatturati. Ai procuratori pagate commissioni fino al 33%. Dallo scorso aprile non c’era più denaro per continuare ad operare”
Il quadro dipinto da Ferran Reverter, amministratore delegato del Barcellona, racconta una situazione economica quasi drammatica. In una lunga conferenza stampa, Reverter ha spiegato nel dettaglio la situazione trovata dalla nuova dirigenza e le prospettive future del club.
A marzo ci siamo trovati con un patrimonio netto negativo, se fosse stata una società per azioni sarebbe un fallimento contabile, che comporterebbe lo scioglimento. C’è stata una gestione disastrosa, fatta di totale improvvisazione e acquisti pazzeschi. Dallo scorso aprile non c’era più denaro per continuare ad operare.
L’amministratore delegato del Barcellona ha anche evidenziato diverse violazioni degli impegni presi con le banche, la Liga, l’Uefa, arrivando anche trovare pagamenti fatturati ad alcuni giornalisti. Ha quindi sottolineato l’eccessiva concessione di commissioni ad agenti e intermediari, arrivati tra il 20 e il 33% del costo del trasferimento, quando in genere ci si aggira tra il 5 e il 10%.
Il modello sportivo era diventato insostenibile: monte ingaggi alle stelle, aumento del debito, fatica a cedere calciatori.
Reverter ha spiegato di aver messo in atto un piano di sostenibilità e il Barcellona ha ottenuto un prestito di 595 milioni di euro, con un tasso di interesse medio dell’1,98% per dieci anni. Il monte ingaggi è stato ridotto a 155 milioni, mentre 1,8 milioni di euro sono stati destinati alla ristrutturazione delle strutture, anche se lì saranno necessari ulteriori interventi.