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La Verità e la crisi di Sky: fuga di abbonati, pubblicità e giornalisti (e c’è Melissa Satta)

La speranza è che costringano Dazn alla sub-licenza. Il caso Satta con Caressa che dice: «Non vorrei sembrare sessista ma stiamo aspettando tutti il senza giacca»

La Verità e la crisi di Sky: fuga di abbonati, pubblicità e giornalisti (e c’è Melissa Satta)
Db Milano 11/09/2018 - photocall trasmissione Tv ' Il padre della sposa' / foto Daniele Buffa/Image nella foto: Melissa Satta

La Verità, con Maurizio Caverzan, dedica una pagina a Sky. Scrive di anno zero e di speranza che Dazn – per i problemi di ricezione che persistono e per il mistero sui dati d’ascolto – venga costretta

alla stipula di un contratto di sub-licenza a Sky (o ad altri operatori) come accaduto nelle scorse stagioni e come accade tuttora per la trasmissione nei locali pubblici. (…) Ma finora a questa ipotesi Dazn si è fermamente opposta perché sarebbe l’ammissione di un fallimento.

La Verità scrive che Sky Sport vive un periodo negativo

come tutta Sky Italia. Il bilancio 2020 ha registrato perdite per 690 milioni, ripianate da un assegno di 1,34 miliardi staccato dalla controllante Sky Italian Holdings Spa. L’anno del Covid ha lasciato cicatrici anche sulle pareti levigate della prestigiosa sede di Santa Giulia, causando una riduzione degli abbonamenti oltre che degli introiti pubblicitari. A risentirne è tutta l’offerta.

Sky non ha trasmesso le Olimpiadi e ha perso la Serie A. C’è stata una fuga di giornalisti (qui c’è da vedere se in azienda siano stati scontenti, aggiungiamo noi) e opinionisti (Adani su tutti). È arrivato Conte che però non ha entusiasmato La Verità e c’è soprattutto il caso Melissa Satta.

Nell’ultima puntata il conduttore Fabio Caressa ha ammiccato: «Non ti offendere, non voglio essere sessista, ma qui stiamo tutti aspettando il momento del Senza giacca». Ovvero quando gli ospiti si esprimono a ruota libera. Per l’occasione, Satta indossava un body trasparente che copriva appena l’indispensabile. La sua avvenenza è solare ma, catapultata in un consesso tutto maschile, la scivolata lubrica è sempre in agguato.

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