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La tattica “terzomondista” di Infantino per accerchiare e screditare la Uefa

La Sueddeutsche: “La Fifa cerca l’appoggio delle piccole federazione che pendono dai suoi finanziamenti. E vuole far passare Ceferin come l’egoista che le vuole soffocare”

La tattica “terzomondista” di Infantino per accerchiare e screditare la Uefa
Mg Londra (Inghilterra) 11/07/2021 - Euro 2020 / Italia-Inghilterra / foto Matteo Gribaudi/Image Sport nella foto: Gianni Infantino-Aleksander Ceferin

Che la guerra politica tra Uefa e Fifa sia scoppiata sottotraccia da un pezzo era evidente. Il documento che ha formalizzato lo scontro è la lettera aperta con cui Ceferin ha palesato l’assurdità della proposta del Mondiale ogni due anni, e soprattutto, il bluff. “Noi siamo centrali per ogni riforma del calcio, abbiamo chiesto un vertice e nessuno s’è fatto vivo”, il succo. Ma se la Uefa usa la tattica del fronte aperto, Infantino lavora alla soluzione “terzomondista”.

Ne scrive la Sueddeutsche Zeitung, quotidiano tedesco sempre molto critico e informato sulle cose della Fifa.

Infantino ignora le proteste, fa finta di nulla. “Ma la prossima settimana riunirà tutte le associazioni attorno a lui. Il vecchio trucco del contadino: dozzine di piccole associazioni da Guam alla Guinea che pendono dalle gocce di finanziamento Fifa, che dovrebbero assicurargli un voto di maggioranza. Infantino sa che l’Uefa non ci sarà. E senza l’Europa non ci sarà il Mondiale ogni due anni. Ma la mossa aiuta a screditare l’Uefa come freno allo sviluppo delle altre regioni del mondo, per cieco egoismo”.

I nodi ovviamente piano piano vengono al pettine. Perché, scrive la Sueddeutsche, “in suo soccorso si precipita l’amico Florentino Pérez, l’onnipotente boss del Real Madrid, uno degli imprenditori più potenti della Spagna. Per caso ha tra le mani un giudice della Camera di Commercio di Madrid 17, un avvocato che ha condiviso le opinioni legali private di Pérez per mesi così intimamente che ci si potrebbe chiedere se l’uomo sia ancora un giudice o un suo avvocato”.

Pérez è il grande istigatore della Superlega, la prima arma usata (non formalmente) dalla Fifa per attaccare il potere economico dell’Uefa. Il Mondiale ogni due anni è il secondo tentativo.

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