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Tortu: “Ero lucido e tranquillo, ma adesso non ci posso credere. Non vedo l’ora di cantare l’inno”

Le parole emozionate degli staffettisti d’oro a Rai 2. Jacobs: “Ci eravamo promessi l’oro e così è stato, siamo sul tetto del mondo”

Tortu: “Ero lucido e tranquillo, ma adesso non ci posso credere. Non vedo l’ora di cantare l’inno”

“Prima di entrare in pista ci siamo promessi di vincere l’oro e così è stato. Siamo sul tetto del mondo, ringrazio tutti gli italiani che ci hanno spinto. Quando torno in camera tornerò a piangere. Di sicuro” sono le parole commosse di Marcell Jacobs a Rai 2, che prima ha vinto l’oro dei 100 metri e poi ha contribuito a quello conquistato nella staffetta 4×100.

La copertina però non può non essere di Filippo Tortu, che si è riscattato dopo qualche anno complesso con una prova superlativa nell’ultimo blocco, bruciando il rivale britannico di un centesimo.

Difficile parlare di me, perché la staffetta la si corre in 4. Non capivo. Ho chiesto a Lorenzo (Patta, ndr) se avevamo vinto e me lo ha confermato. Di un centesimo? Pazzesco. Le lacrime pensavo di averle finite, invece. Ma la cosa più bella sarà cantare l’inno domani. Lì piangerò ancora e ancora. Quando sono partito ho visto che il britannico era lì, al mio fianco. In quel momento ho pensato solo a stare rilassato e a correre il più tranquillo possibile perché sapevo che l’avrei potuto prendere e superare. Ero più lucido mentre correvo rispetto a quando ho tagliato il traguardo. Non potevo credere che potesse essere vero, ho subito chiesto se avessimo vinto davvero noi ed era così. Quando ho visto `Italia´ sul tabellone nemmeno ho guardato il tempo, che è stratosferico, ma non mi interessava. Stanotte non riuscirò a chiudere occhio. La cosa più bella sarà cantare l’inno domani sul podio.

Desalu, terzo frazionista, si è espresso così: “Mi sono trovato bene in curva. Siamo stati fantastici. Abbiamo lavorato tanto. La differenza l’ha fatta il gruppo che ci unisce. Ho chiesto a Marcell ‘tu ti fidi me. E lui mi ha detto sì’. Così invece Lorenzo Patta, che ha aperto la gara: “La mia prima Olimpiade, penso sia andata bene. Sono felicissimo, al settimo cielo anche se non sembra. Ancora non ci credo, ringrazio loro tre per questo grande regalo”.

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