Sacchi: «La Juve non ha idee. Lazio e Milan sono avanti. Per Spalletti la prova-verità è la Juve»
Alla Gazzetta: «Inzaghi? E' un bravissimo tecnico italiano. Perfetto per la Serie A, ma in Champions League serve un salto di qualità».

La Gazzetta dello Sport intervista Arrigo Sacchi. Commenta l’addio dei grandi campioni al calcio italiano: Lukaku, Cristiano Ronaldo, Donnarumma.
«Il calcio è uno sport collettivo, e non individuale. So che il concetto è difficile da far capire in un Paese come il nostro, dove si è sempre creduto che un singolo valesse più di una squadra. Però adesso vediamo se la forza delle idee riuscirà a sconfiggere la vecchia mentalità».
Occorre ripartire dal collettivo, dice, oltre che dal gioco.
«Dal gioco, dal collettivo. Se ce l’hai, sei a posto. Lukaku e Cristiano Ronaldo sono due fenomeni, non c’è dubbio. Ma con Ronaldo la Juve che cosa ha vinto in Europa? Niente. E allora? Se non hai le idee, o se non sai svilupparle, non vai lontano: potrai vincere in Serie A, perché le tue avversarie non hanno la tua potenza economica, ma in Champions no».
Ed aggiunge:
«Il giocatore, anche il migliore del mondo, deve essere funzionale alla squadra. Sennò serve a poco».
Dopo due giornate di campionato secondo Sacchi sono due le squadre più avanti delle altre.
«La Lazio di Sarri e il Milan di Pioli. La Lazio sta diventando un’orchestra dove tutti si muovono secondo lo spartito e seguendo il ritmo. Sarri è un grande stratega, ha commesso un solo errore: andare alla Juve, dove avevano idee diverse dalle sue. Il Milan è un collettivo. Aggredisce, fa pressing, ha coraggio. Pioli ha messo il gioco al centro del progetto e si vede: contro il Cagliari ha dominato, e non c’erano Donnarumma, Ibrahimovic, Calhanoglu, Kessie, Bennacer. C’è un’idea e tutti lavorano per metterla in pratica. Ora, però, non credano di essere arrivati».
Su Simone Inzaghi all’Inter:
«Lui è un bravissimo tecnico italiano. Non è mica un’offesa. Significa che pensa molto alla fase difensiva e che spesso in fase di costruzione si trova con due o tre giocatori in meno. Perfetto per la Serie A, ma in Champions League serve un salto di qualità».
Su Spalletti:
«Spalletti è atteso dalla prova-verità contro la Juve al San Paolo alla ripresa del campionato. Vedete, questo torneo è aperto: ci sono tanti contendenti per lo scudetto».