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Il Fatto: Milan e Inter “puniscono” Bruce Springsteen per il suo appello a salvare San Siro

La M-I Stadio srl ha negato al Boss date per i concerti. Definì il Meazza “un muro di umanità”

Il Fatto: Milan e Inter “puniscono” Bruce Springsteen per il suo appello a salvare San Siro

Inter e Milan dicono no a Bruce Springsteen. Gli hanno vietato di usare lo Stadio San Siro per il suo tour. Lo racconta Il Fatto Quotidiano, ipotizzando che dietro il diniego dell’impianto ci sia il fatto che il cantante si è schierato dalla parte di chi vorrebbe salvare lo stadio intitolato a Meazza.

La M-I Stadio Srl, compartecipata da Milan e Inter, ha negato l’eventualità di far esibire Springsteen nella stagione live 2022, con scorno dei fans e un boomerang d’immagine per la stessa Milano”.

Eppure, stando a quanto racconta Claudio Trotta, della Barley Arts, che si occupa della prenotazione degli stadi per i concerti, la M-I ha dato l’ok per recuperare le date saltate per la pandemia di Ultimo, Salmo, Pezzali. Ed ha anche approvato i concerti di star mondiali come Elton John e Guns ‘N Roses.

Il Fatto scrive:

“Qualcuno degli assessori, vedi Del Corno, si è invano speso sui social per invocare una soluzione che non umiliasse la metropoli e l’artista. Altri, più a sinistra, vedono nel niet al supershow di Bruce una “vendetta” per la sua opposizione allo smantellamento del vecchio stadio, da lui dipinto come “un muro di umanità”.

Sarebbe una sorta di punizione per il Boss.

“Costituirebbe non solo una “punizione”, ma soprattutto la necessità di mettere la sordina al più prestigioso – e romantico – dei testimonial di una struttura gloriosa ma ormai ingombrante”.

 

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