Giuliano Ferrara: «Federer che prende 6-0 ci ricorda che la vita è sempre una sublime sconfitta finale»
Sul Foglio: “L’importante è non aver sprecato grandi occasioni, essersi comportati secondo criteri idonei al buon timbro dell’esistenza, sapersi rincantucciare con grazia senza petulanza”

Londra (Inghilterra) 10/07/2019 - Wimbledon / foto Panoramic/ Insidefoto/Image Sport nella foto: Roger Federer ONLY ITALY
Dell’eliminazione di Federer a Wimbledon, e soprattutto del 6-0 finale subito dal polacco Hurkacz, scrive oggi Giuliano Ferrara in apertura del Foglio. Ecco un breve estratto:
La gloria provvisoria di Berrettini è una semifinale a Wimbledon a sessantuno anni dalla precedente di Pietrangeli, la gloria eterna di Federer è aver subìto sull’erba un 6 a 0 da un giovane tennista polacco che ora sfiderà Matteo. Non si dice nulla di Federer come simbolo di stile, sarebbe ridondante. Un mostro di eleganza a quarant’anni non poteva che significarci con il massimo punteggio negativo come la vita sia sempre una sublime sconfitta finale. Inevitabile e molto bello. L’importante è non aver sprecato grandi occasioni, essersi comportati secondo criteri idonei al buon timbro dell’esistenza, sapersi rincantucciare con grazia senza petulanza, senza insistere troppo, ma alla fine anche facendo quel che consigliano sentimenti e ragioni in tutte le grandi imprese al tramonto.