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Chi infetta paga: anche la NFL contro i giocatori no-vax. Multe per chi non s’è vaccinato

Tolleranza zero nel football americano: niente più partire rinviate per focolai. E ai giocatori non vaccinati verrà trattenuto lo stipendio

Chi infetta paga: anche la NFL contro i giocatori no-vax. Multe per chi non s’è vaccinato

Ora che ci sono i vaccini, non ci sono scuse. Anche il football americano, la NFL, non ha intenzione di perdere soldi a causa dei giocatori no-vax e ha deciso che scaricherà su di loro i danni di eventuali partite non disputate per colpa di focolai di Covid.

Niente più partite sospese o rinviate, niente recuperi. Focolaio uguale partita persa a tavolino, soprattutto se in squadra ci sono uno o più giocatori non vaccinati. Inoltre, se la partita viene cancellata, nessun giocatore riceve il suo stipendio per il giorno della partita, e vale sia per la squadra che ha causato l’annullamento che per l’avversario “innocente”. La squadra con gli infetti paga i costi sostenuti per l’organizzazione del match.

E’ il modo della NFL di incentivare il vaccino tra gli atleti. Ad oggi oltre il 78% dei giocatori della NFL ha ricevuto almeno una dose e almeno l’85% dei giocatori delle 14 squadre è vaccinato. I giocatori vaccinati possono liberarsi dalla quarantena con due test negativi entro 24 ore se sono positivi e asintomatici. I giocatori non vaccinati, invece, devono restare in isolamento per dieci giorni e non avere contatti con la squadra.

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