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C’è ancora qualcuno che ha il coraggio di chiamarlo Dollarumma?

IL BESTIARIO DEGLI EUROPEI – Bonucci & Chiellini le Colonne d’Ercole degli inglesi. Viva Mancini e Vialli, abbasso la retorica sulla rinascita del Paese

C’è ancora qualcuno che ha il coraggio di chiamarlo Dollarumma?
Londra (Inghilterra) 11/07/2021 - Euro 2020 / Italia-Inghilterra / foto Image Sport nella foto: Gianluigi Donnarumma

BREXIT IS COMING HOME. Stavolta gli albionici oltre che perfidi sono stati superbi. Il calcio che doveva tornare a casa e invece vola a Roma con la coppa. I tifosi che ingollano alcol e fanno i vandali, come nella loro peggiore tradizione animalesca. I fischi iniziali all’inno di Mameli. Lo stadio che si svuota durante la premiazione. E’ finita male per gli isolani oltre la Manica. Loro Brexit, noi remain with the cup – 4

PARIGI VAL BENE UN EUROPEO. Ci sarà ancora qualcuno che avrà il coraggio di chiamarlo Dollarumma? Gigione da Pompei è stato il Re Leone di Wembley. E’ arrivato agli Europei massacrato per la sua scelta di andare a Parigi per soldi. Ha parato tre rigori decisivi tra semifinale e finale e il tuffo su Saka è stato il sigillo della vittoria. E l’immagine finale di Gigione e Berrettini insieme non è solo futuro. E’ il qui e ora. Il presente, insomma – 8

MATTARELLA ULTRA’. A proposito di visioni: sarebbe stato magnifico, un vero dipinto onirico, se il capo dello Stato avesse cantato l’inno come Bonucci e Chiellini, mostrando i denti e urlando quel sì prolungato dopo “siam pronti alla morte” – 7

LE COLONNE D’ERCOLE. La sera londinese del dì di festa può solo evocare il mito per Bonucci & Chiellini, bisogna ammetterlo (da italiani, non da napoletani però): sono stati le Colonne d’Ercole che gli inglesi non sono mai riusciti a varcare. Il primo ha pareggiato e ha segnato il terzo rigore, come già con la Spagna. Il secondo è stato insuperabile, nel senso vero della parola. Poi si sono abbracciati e hanno pianto. Che coppia – 8

SINGIN’ IN THE RAIN. Abbiamo vinto sotto la pioggia – 7

DIEGO & PABLITO (FESTA IN PARADISO). Nel giro di ventiquattr’ore l’Argentina ha vinto la Copa America e l’Italia ha trionfato nell’Europeo, battendo l’Inghilterra (ah quella mano de Dios, seguita dal gol del secolo) nello stesso giorno della finale del Mundial del 1982, l’11 luglio – 8

CHIESA DEL FUTURO. Nell’Italia stordita del primo tempo, Chiesa junior è stato l’unico a cercare la porta, con forza e talento. Un campione, come Donnarumma. E che in questo Europeo non è partito titolare – 8

NAPOLI CAMPIONE. Sono tre gli azzurri partenopei diventati campioni d’Europa: Lorenzo Insigne, Giovanni Di Lorenzo e Alex Meret (il solo a non giocare mai) – 8

SAN JORGINHO. San Giorgio è il patrono d’Inghilterra ma Jorginho quest’anno ha vinto la Champions e l’Europeo – 8

I GOL. Quello inglese è nato da due voragini sulle fasce azzurre, quello italiano da una carambola incredibile su corner: la cabeza di Cristante, Chiellini steso da Stones, l’incornata di Verratti che ha preso portiere e palo, infine la zampata di Bonucci. Fiuuuuuu – 8

I RIGORI. Meritano una menzione dopo i capolavori di semifinale e finale. Con la Spagna: Locatelli (parato), Belotti (gol), Bonucci (gol), Bernardeschi (gol), Jorginho (gol). Con l’Inghilterra: Berardi (gol), Belotti (parato), Bonucci (gol), Bernardeschi (gol), Jorginho (parato). Di Gigione da Pompei abbiamo detto – 8

LO STADIO PIENO E LA VARIANTE DELTA. Il solito Caressa, enfasi e urla, ha detto che lo stadio pieno conferma che il calcio ci riporta alla vita. Sarei stato più prudente pensando alla variante Delta del virus. Peraltro il comico telecronista ha temuto gli effetti di una nuvola di fumo prodotta da sostanze varie. Timore infondato: lui è sballato di suo – 4

L’UNICO NEO. Anche stasera Immobile da Torre Annunziata è stato inguardabile. Chissà cosa gli è capitato in questo Europeo – 5

THE END. Il sipario cala con l’abbraccio di Mancini & Vialli in lacrime. A Wembley si chiude finalmente un cerchio del calcio che è amicizia e tanto altro. Il Bestiario ringrazia i suoi quattro lettori: scende qua e continuerà a gioire in silenzio. Adesso ci saranno il frastuono e la melassa della retorica che mette insieme l’Europeo, Berrettini, il Recovery plan, il governo Draghi, l’unità nazionale, il nuovo salvaladri della Cartabia, lo spirito di una nazione, la rinascita non solo calcistica ma anche politica, sociale, economica, culturale. Dopo l’Italia di stasera, toccherà all’Italietta come Paese – 8 a Mancini e Vialli, 3 alla retorica

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