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Aggiudicato all’asta per 65mila euro il primo codice della storia del calcio, datato 1859

Su Italia Oggi. E’ il regolamento dello Sheffield football club. Un fascicolo di 16 pagine con note a margine. Le regole, incerte, erano scritte dai giocatori

Aggiudicato all’asta per 65mila euro il primo codice della storia del calcio, datato 1859
Foto da Italia Oggi

E’ stato aggiudicato all’asta, ieri, da Sotheby’s, per 56.700 sterline, l’equivalente di 65mila euro, il primo codice della storia del calcio. Si tratta del regolamento dello Sheffield football club, del 1859. Lo scrive Italia Oggi.

“E’ stato trovato dentro una copertina rilegata a mano come fosse una sorta raccolta di ritagli di giornale e memorie dell’epoca vittoriana. Un fascicolo di 16 pagine, con note a margine: all’articolo 8 si legge che «tenere la palla, toccarla, e spingerla è assolutamente vietato»”.

Le regole del pallone, scritte dai membri dello Sheffield, primo club inglese di football, contemplavano già calci d’angolo e punizioni, ma il calcio era più simile al rugby. William Baker, uno dei migliori giocatori in squadra, ha redatto almeno una dozzina di norme. Di questo codice restano solo due copie:

“Questa, valutata tra 60 mila e 80 mila euro, che è andata ieri all’asta da Sotheby’s a Londra, e un’altra che era custodita negli archivi del club di Sheffield che l’ha venduta, insieme alla propria raccolta di documenti storici, alle aste tenutesi nel 2011 incassando 881 mila sterline, oltre un milione di euro”.

Il quotidiano finanziario scrive:

A leggere queste regole ottocentesche si può dire che il football inglese di 170 anni fa era più simile al rugby che al gioco di oggi. In effetti non si percepiva molto la differenza fra i due sport. Nonostante l’articolo 8 del codice del calcio, intercettare la palla con la mano era permesso se a tirare era stata la squadra avversaria. Inoltre, il testo non indicava la dimensione del campo di gioco, che non era definita, e neppure il numero di giocatori. L’arbitro non era previsto: a mettersi d’accordo, in caso di contestazioni, erano direttamente i capitani delle due squadre”.

 

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