L’ex allenatore del Barcellona ha esposto i suoi scatti in una mostra a San Sebastian e ha spiegato in un’intervista al Guardian la sua filosofia nel vivere il calcio
In settimana ha avuto inizio una mostra fotografica all’Ernest Lluch Kulturetxea di San Sebastian, nei Paesi Baschi. Una serie di foto in bianco e nero su linoleum, formato 1 x 1,50 m, scattate da Ernesto Valverde, ex allenatore tra le altre di Athletic Bilbao e Barcellona, che ha studiato fotografia all’inizio della sua carriera di calciatore.
Si stava preparando per una carriera diversa dal mondo del calcio, ma poi alla fine è stato risucchiato da questo settore, prima da giocatore e poi da allenatore. Valverde ne ha parlato così, nell’intervista concessa al Guardian di cui si riporta un estratto.
Hai questa idea: “è la fine del mondo se non vinciamo questo weekend”. Alla fine non vinci, e il lunedì la vita va avanti lo stesso. Sembra una crisi incredibile, un vero casino, eppure non c’è da preoccuparsi: ci sarà un’altra partita per coprire la precedente, e un’altra ancora la settimana dopo. A fine stagione si ha il giudizio conclusivo. Ma poi tagli, ci butti un po’ di terra sopra e parte un’altra stagione con speranza, eccitazione e così via. Ecco, ho detto tutte queste cose, ma io sono uno di quelli che è sempre così, stressato. Fai un passo indietro e razionalizzi, certo, ma dentro sei coinvolto, sei preda di una tensione incredibile.