ilNapolista

I tweet di De Laurentiis come i fondi di caffè

L’ultima frontiera per decrittare il rapporto con Gattuso, è l’interpretazione autentica dei cinguettii. Sarebbe più utile riguardare La guerra dei Roses

I tweet di De Laurentiis come i fondi di caffè

Non rovinare mai una bella storia con la verità. È la famosa frase attribuita a Sam Silverman columnist del Boston Globe. Ovviamente ci sarebbe da intendersi sul concetto di bella storia. Ma per tante persone, tifose del Napoli e non solo, la bella storia sarebbe il riappacificamento tra Gattuso e De Laurentiis. C’è convinzione diffusa, evidentemente, che la notizia piaccia. Se esistessero ancora gli strilloni, farebbe vendere più quotidiani.

E quindi, complice il silenzio stampa del Napoli, e nonostante il pensiero sin troppo chiaro di De Laurentiis, resta l’ultima frontiera: l’interpretazione autentica dei tweet presidenziali. Un modo originale di decrittare la realtà. Dopo l’1-1 col Cagliari De Laurentiis non ha scritto l’ormai rituale tweet e questa assenza è stata interpretata come un abbandono della squadra o, peggio, come un abbandono della squadra in presenza di decisioni arbitrali discutibili (il gol annullato a Osimhen per la leggera spinta a Godin). Ieri, dopo il 4-1 all’olandese Spezia di Italiano, il primo bravo è stato rivolto a Gattuso. E quindi, rimembrando Così parlò Bellavista e la visita a don Gaetano lo sfregiato (perché non si può portare la figlia di Bellavista dal monaco rattuso), ci si è lanciati nello studio approfondito di un banalissimo tweet di complimenti post-partita.

Ha citato Gattuso. Quindi qualcosa è cambiato. E cosa è cambiato? In realtà lo ha citato pure dopo la vittoria 2-0 a Roma. Perché non dovrebbe citarlo? Ha scelto di non esonerarlo, di concludere la stagione con lui. Vuol dire che credeva in lui per raggiungere l’obiettivo della Champions. E i fatti gli stanno dando ragione, si spera. Allo stesso tempo ha deciso di non proseguire con lui. Non dimentichiamo che mai silenzio stampa è stato più benefico, altrimenti la situazione sarebbe definitivamente degenerata.

La Juventus ha esonerato – esonerato – Allegri dopo cinque scudetti consecutivi, De Laurentiis potrà non rinnovare il contratto a Gattuso dopo una eventuale qualificazione Champions conquistata sul filo di lana?

Del resto nessun innamorato crede al partner che confessa di non amarlo o di non amarla più. Coglierà sempre un segnale del corpo che invece dimostra in maniera luminosa che è cotto di noi, che ci ama perdutamente. “Non è De Laurentiis” potremmo cantare al posto di “Non è Francesca”. Si proseguirà così, fino all’ultima giornata (per fortuna prossima). A esaminare i tweet come si fa con i fondi di caffè. A trasformarsi in rabdomanti di quei pochi caratteri. Mentre davanti c’è bello grande il cartello con la scritta “The end”. Ma sarà una dimenticanza, non voleva dire proprio “The end”, la vedi quella T com’è diversa?

Un suggerimento finale: per comprendere meglio la reale situazione tra De Laurentiis e Gattuso, varrebbe la pena riguardarsi il film “La guerra dei Roses”. Rende perfettamente l’idea.

ilnapolista © riproduzione riservata