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Commisso: «Non abbiamo ancora un nuovo allenatore, ne voglio uno che vince. Vhahovic? Resta»

Il presidente della Fiorentina in conferenza stampa: «La nuova squadra la decideremo a stagione finita. Ringrazio Iachini per il lavoro che ha fatto. Meriterebbe una statua. Un errore esonerarlo»

Commisso: «Non abbiamo ancora un nuovo allenatore, ne voglio uno che vince. Vhahovic? Resta»

Il presidente della Fiorentina, Rocco Commisso, ha parlato in conferenza stampa della stagione che si sta per concludere.

«Da mesi non parlo ma è arrivato il momento di tornare in America e voglio cominciare ringraziando per il lavoro di Beppe Iachini. Un anno fa è venuto dopo le prime 17 partite e ci ha salvato portandoci al decimo posto dopo il sedicesimo dell’anno prima. Non sappiamo quest’anno dove finiremo ma siamo già salvi e ognuno di noi dovrebbe ringraziare Beppe per il suo lavoro. Quando sono venuto qui dall’America avevamo una squadra terrorizzata, prima per l’addio di Prandelli e poi perché i giornalisti non sono stati molto cari. I giocatori sono ancora contrariati con i giornalisti, ma è stato Beppe a rimettere a posto la squadra e nelle ultime partite abbiamo vinto e pareggiato. Lo voglio ringraziare e spero che i fiorentini un giorno di questi faranno una bella statua per lui, magari al Piazzale Michelangelo. Se la merita».

Ancora su Iachini:

«Il mio più grande errore è stato quello di sentire la pressione della piazza nei confronti di Iachini dopo le prime sette partite di questo campionato. La responsabilità me la prendo io: non doveva mai essere mandato via e i risultati lo dimostrano. Prima di Iachini c’è stato Montella, abbiamo preso Pradè insieme a Barone e abbiamo condiviso la scelta di Montella. In 38 partite lui e Prandelli hanno fatto 38 punti contro i 50 in 36 gare di Iachini. Quando gli opinionisti si se la sono presa con Iachini, hanno fatto male alla Fiorentina e ho cambiato. Questa è la cosa che ho imparato: devo sentire meno la piazza e andare avanti con i miei istinti che di solito pagano, soprattutto a lungo termine. Spero di non commettere più questo errore».

Sulla Fiorentina della prossima stagione.

«Non abbiamo ancora nessun nuovo allenatore. La nuova squadra la decideremo nel prossimo futuro, a stagione finita. Non posso dire oggi chi resterà o chi andrà via».

Da cosa dipenderà la scelta dell’allenatore e il mercato conseguente?

«Io voglio un allenatore che vince».

Su Infantino e la Superlega:

«Le leggi della Fifa devono essere uguali per tutti, come quelle delle squadre italiane in Italia. Non ci può essere un campionato chiuso in USA e uno aperto in Europa. Il sistema giusto è quello che abbiamo in Italia. Il problema della Fifa è che loro dovrebbero applicare lo stesso sistema di promotion e relegation come in Europa anche in America».

Vlahovic rinnoverà?

«Ci sono tanti giornalisti che hanno criticato Vlahovic all’inizio della stagione. Io ho visto Vlahovic quando è arrivato a New York e mi ha fatto subito una grande impressione. Il nostro desiderio è quello di tenerlo e di accontentarlo. Non ci sono stati incontri nelle ultime settimane. Finiamo la stagione e quando ci sarà una soluzione darò una risposta in merito. Ho intenzione di tenerlo».

Ha ancora un sogno da poter raggiungere con la Fiorentina nel breve tempo?

«Qualcuno ha detto che ho fatto promesse. Ci sono giornalisti che dicono bugie e i bravi giornalisti non li hanno esclusi. Perché quando escono bugie il giornalismo fiorentino non si fa avanti richiamandolo sui rispettivi giornali? Il più grande problema che io ho a Firenze è questo. Nessun giornalista vuole che i giornalisti siano attaccati ma tutti possono attaccare Commisso. Chi prende le difese dei miei giocatori? Io so come si sentono. Io sono tornato qui per mettere calma nella Fiorentina e stare vicino alla squadra. Qualcuno ha detto che dovrei frustare i miei giocatori e non si fa così. Tutti i giorni devo sentire queste porcherie sui giornali fiorentini e sui giornali sportivi italiani. Il mio sogno? I sogni sono una cosa e la realtà è un altro. Non ho mai disatteso una promessa. Se ho fatto una promessa che non ho mantenuto, ditelo oggi. Il sogno è un’altra cosa. Credevo che avevamo una squadra più forte dell’anno passato. I risultati non sono arrivati e per questo siamo a destra e non a sinistra. Ci abbiamo lavorato e ho fatto tutto quello che potevo fare una squadra completa. Ci sono stati degli errori: siamo dove siamo, pur avendo speso tanti soldi. Dovremo ragionare in società per fare meglio in futuro».

Commisso lancia una provocazione:

«Il bilancio è una cosa, i soldi spesi è un altro. Mai potevo credere che nello spazio di due anni avrei dovuto spendere così tanti soldi dopo quelli spesi per prendere il club. Ai grandi giornalisti non conviene parlare di quanto ho speso, ma solo di quanto dovrei spendere. Cominciamo: ho comprato la Fiorentina e dopo 8 mesi è cominciato il disastro del Covid. Negli ultimi due anni, noi abbiamo perso, cash, 38 milioni di euro. Oltre questi, 44 milioni li abbiamo spesi per i giocatori. Siamo arrivati a mettere nello spazio di due anni 82 milioni di cash, non debiti. I debiti li faccio in America e qui porto soldi veri. E non sono dollari, sono euro che sono il 20% in più rispetto allo US Dollar. Sai quanto è stata pagato lo Spezia? 22 milioni di euro. Sai quanto è stata pagata la Fiorentina dai Della Valle? Zero. De Laurentiis il Napoli? Zero. Quanto ha pagato Lotito per la Lazio? Quasi zero. Quanto ha pagato Krause per il Parma? Forse 60 milioni. Il punto è che qui sono stati messi veri soldi e nessuno a Firenze conviene di parlare di questo. I soldi sono problemi di Commisso, se la squadra va male sono problemi vostri. I fiorentini meritano più di me. Come è possibile cambiare tutto il sistema qui? Io ho intenzione di mettere in vendita la Fiorentina. La Fiorentina è costata 170 milioni di euro più altri milioni che ho detto più il centro sportivo fino a 350 milioni. Qui a Firenze siete tutti ricchi. Io voglio tornare in America e vendere la Fiorentina ai fiorentini ricchi. Però in due settimane questi 335 milioni, dovete mettere 35 milioni di caparra. Vi do una settimana e mezzo per fare questo, poi si fa il contratto, prendete tutti i ricchi, dai giornalisti in poi e io vi darò quello di cui avete bisogno per comprarla. Voi dovete mettere tutti i palazzi che avete in giro per la Toscana e li mettete in Garanzia e io vi do i soldi contro la garanzia dei mattoni che avete. Poi io comprerò tutte queste case in cambio della Fiorentina. Questo può essere un ottimo deal e vi do una opportunità. Il compratore deve essere fiorentino e entro dieci giorni devono mettere questi soldi. Pensi che ci sia qualche fiorentino che possa fare questo? Se non credete che questo possa essere possibile, perché criticate così Commisso? Io davanti alla Columbia porto il nome di Firenze in giro per il mondo. Voi dite cacate su di me e sulla mia famiglia solo perché siamo arrivati decimi o sedicesimi? La mia offerta scade entro 10 giorni. La Fiorentina è una delle poche società senza debiti. Se tu vai a vedere il Milan o l’Inter, la Juventus e la Roma: tutti hanno debiti molto alti. La Fiorentina fino ad oggi è stata finanziata al 100% dalla mia famiglia. Sono orgoglioso di questo. La Fiorentina non arriverà mai dove li ha portati i Cecchi Gori. Ovvero al fallimento».

Ci sono stati passi avanti con Nardella per lo stadio Franchi?

«Io non rispondo al Corriere Fiorentino. Il Corriere Fiorentino se vuole che parli della Fiorentina, sia loro che la Gazzetta hanno sbagliato perché sono controllati da Cairo. Fino a che non riceverò delle scuse scritte e diranno la verità sull’incontro con Sarri, se c’è stato o non c’è stato, non parlerò con questo giornale. Hanno detto bugie e i giornalisti fiorentini quando sono state dette delle bugie, devono intervenire. Questa è la cosa giusta da fare. Se io dico una bugia, intervenite su di me, se lo dicono i giornalisti, intervenite su di lui. De Ponti, il direttore del Corriere Fiorentino, non ha verificato se Barone fosse a incontrare Sarri. Non ha avuto il coraggio di dire che Barone aveva detto la verità. Come è possibile lavorare per un giornale che dice bugie. Può darsi che Poesio abbia avuto una informazione sbagliata, ma il giorno dopo va corretto. Io credo che il comando di questa operazione è arrivata da un’altra parte, da qualcuno che vuole male alla Fiorentina. Vi ricordate i cartellini rossi? Ci sono persone che non potranno venire al Centro Sportivo e che non hanno il permesso di fare quello che vogliono fare tramite la nostra proprietà. Io ho il diritto di proprietà e di fare ciò che voglio in casa mia».

Cambiamenti in dirigenza e perché non conferma Iachini?

«Credi che io sia stupido?»

Ci sono annunci da fare tipo il rinnovo di Pradè?

«Non ci sono annunci da fare. Ne parleremo a fine stagione».

L’assenza del fair play finanziario può essere un aiuto per la Fiorentina?

«Con o senza non vuol dire che faremo investimenti senza senso. Io ho speso molti soldi e i soldi non sono stati fatti a Firenze ma in America con molto sudore. Io in questi due anni da presidente, ho lasciato mio figlio e poi vengo io con mia moglie e non ho mai preso vacanze in due anni. Quelli che lavorano sanno come si fanno i soldi. A un certo punto mi sono detto: spendo tutti questi soldi e prendo anche le critiche?».

Ci sono evoluzioni con il sindaco per lo stadio Franchi?

«Io andrò a parlare oggi con Nardella. Le risposte l’ho già date un anno fa: se lo stadio non si può fare lo fate voi. Stanno andando avanti con questo concetto. Io ero pronto, al primo incontro con il soprintendente. Se loro ci facevano fare ciò che volevamo a questo punto al 50% lo stadio era completo. Io voglio fare delle domande a Nardella sul commerciale, sul controllo ecc, per capire e poi farò delle valutazioni».

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