Tortu: «Cacciare Pirlo non sarebbe giusto, bisogna concedergli la possibilità di sbagliare»

Il velocista italiano è finalmente pronto a tornare in pista ma il suo pensiero sulla Gazzetta dello Sport è per la Juve impegnata contro il Napoli

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Ieri sera a Roma ha preso il via il primo raduno preolimpico degli staffettisti veloci tricolori, a cui ha partecipato anche Filippo Tortu, come racconta la Gazzetta dello Sport

Nel mirino, per cominciare, i Mondiali di staffette in programma a Chorzow, in Polonia, l’1-2 maggio, poi ci saranno le Olimpiadi di Tokyo. Si torna a correre e a gareggiare dopo 7 mesi che sembrano un’eternità come spiega lo stesso atleta

«L’ultima volta  sempre con destinazione Roma, è stato per il Golden Gala del settembre scorso. Sembra un secolo fa. Non sto nella pelle dalla possibilità di rivedere i miei compagni. In stazione, senza che ci fossimo dati appuntamento, ho trovato Roberto Rigali, Chituru Ali e Vittoria Fontana».

Tortu torna a gareggiare dopo lo stop per la sua positività al covid che gli aveva fatto perdere 3 chili e la forma

«Più passano le settimane e più la condizione cresce. Diciamo che ora sono all’85%. E per essere a quasi quattro mesi dall’appuntamento clou può andare bene così. Avevo perso tre kg, ma li ho tutti recuperati, tornando al mio peso forma di 77-78. Piuttosto ho perso il conto dei tamponi ai quali mi sono sottoposto. Ma ho il naso a patata, con le narici larghe e quindi il fastidio è relativo»

Il suo ultimo pensiero è per la Juve visibilmente in difficoltà e sul suo tecnico
«Cacciare Pirlo non sarebbe giusto, sarebbe da pazzi non concedergli la possibilità di sbagliare»
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