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Pirlo insiste: «La Juventus è in sintonia con l’Asl». Ed è proprio quel che fece il Napoli

L’allenatore della Juventus continua a fare sarcasmo. Dimenticando cosa avvenne mesi fa e la sentenza. Oltre alle cene settimanali. Sarà distratto da Forte dei Marmi

Pirlo insiste: «La Juventus è in sintonia con l’Asl». Ed è proprio quel che fece il Napoli

Del leggendario, e in quanto tale mai realmente esistito, stile Juventus, sono rimaste sopratutto la protervia e un certa disinvoltura nei confronti delle regole. E ci siamo tenuti bassi. Ancora oggi la Juventus, attraverso il maestro Pirlo, ha provato a tornare sulla partita rinviata dell’andata. Pirlo, rispondendo a una domanda, ha ricordato che loro rispettano il protocollo e che quindi come sempre si presenteranno per giocare. Il sottinteso è che il Napoli all’andata non lo fece.

C’è però un’altra frase pronunciata da Pirlo: «Noi agiamo da sempre in sintonia con la Asl». Ed è questo forse il passaggio che, dopo mesi e un provvedimento definitivo del Coni, ancora sfugge a Pirlo e all’ambiente Juventus. Juventus-Napoli domani si giocherà perché la Asl di Torino non ha individuato alcun pericolo di contagio nei tre calciatori bianconeri colpiti dal Covid: Demiral, Bonucci e Bernardeschi. Mentre la Asl di Napoli, con due positivi (Zielinski ed Elmas) e – soprattutto – la coda di Napoli-Genoa con un cluster tra i rossoblù, ritenne di dover fermare la partenza del Napoli.

Quindi, se non avessimo colto quello che secondo Pirlo sarebbe sarcasmo, diremmo che l’allenatore della Juventus ha ragione. Perché la Juve agirà in sintonia con le Asl proprio come fece il Napoli mesi fa.

Senza trascurare quel che è successo in questi mesi. Ma non vogliamo infierire, siamo solidali con Pirlo visto il periodo complesso che sta vivendo. Ci limitiamo però a ricordare che – considerate le cene settimanali dei giocatori della Juventus in barba alle leggi – ci saremmo aspettati sul tema un profilo più basso dall’allenatore. Ma, ripetiamo, siamo benevoli perché comprendiamo il momento. Allenare pensando a Forte dei Marmi, o magari all’eventualità che sia l’ultima in panchina con la Juventus, non dev’essere semplice. Anche se, come Pirlo sa – e qualche suo collega no – tra i rischi del mestiere di allenatore c’è anche quello di essere esonerato e che il tuo presidente contatti altri tecnici mentre sei ancora al lavoro.

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