L’azione del gol di Osimhen è da Brasile del 1982

Show in attacco nel primo tempo. Il gol nasce da un'azione trapezoidale. Mertens su punizione è una sentenza (come Lee Van Cleef)

Italiano è un allenatore sopravvalutato

Il bello del Napoli è nei gol. Nelle azioni d’attacco. Nel primo tempo sono tre: di Insigne, Osimhen e Mertens.

Il primo è un gol fotocopia di quello che regalò il vantaggio contro il Bologna. Azione dalla destra, stavolta di Di Lorenzo, passaggio leggermente all’indietro e destro di Insigne che si avvale anche di una deviazione.

La perfezione estetica arriva in occasione del raddoppio con un’azione che potremmo definire trapezoidale. Ampio triangolo Insigne-Fabian-Insigne che si consente persino una bicicletta volante per servire Osimhen che – perfettamente in solitudine nell’area piccola – chiude il trapezio e appoggia in rete. Una rete da Brasile del 1982.

Il terzo è quel che possiamo definire uno schizzo d’autore di Mertens. La punizione al limite dell’area, soprattutto da sinistra, è ormai una sentenza come Lee Van Cleef ne “Il buono il brutto e il cattivo”. Stavolta, contrariamente a quanto accaduto a Roma, punta il palo del portiere e il pallone può essere solo guardato da Cordaz. Una punizione alla Daniel Bertoni.

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