Klopp, Gardiola, Ancelotti, ma anche Pochettino per il Psg, contro le restrizioni per le trasferte. Un problema che potrebbe riguardare anche Juve, Inter e Napoli
Le gare eliminatorie di Qatar 2022 in programma a fine mese rischiano di creare una frattura tra i club, le nazionali e la Fifa. In un momento di recrudescenza della pandemia, non tutti sono pronti a viaggiare esponendosi al rischio di contagi e soprattutto ad affrontare le restrizioni previste al ritorno. Ad aprire il fronte è stato Klopp, alla vigilia di Liverpool-Chelsea. Il tecnico ha già annunciato che i suoi giocatori non partiranno.
Ieri si sono esposti anche Guardiola, Ancelotti, Bielsa, Solskjaer e Pochettino. All’appello mancano ancora i club italiani, ma, scrive la Gazzetta, la sospensione dei voli con il Brasile, che forse sarà confermata, potrebbe coinvolgere Juve e Inter. Ma anche il Napoli, con Osimhen, come accennato questa mattina da Ivan Zazzaroni sul Corriere dello Sport.
Al momento è la Premier il campionato più coinvolto. La rosea scrive:
“Esiste una Red list di trenta nazioni, stabilita dal governo britannico, in base alla quale chi rientra da uno dei Paesi in questione deve effettuare 10 giorni di isolamento obbligatorio in hotel Covid. In questo elenco c’è tutto il Sud America, parte dell’Africa e il Portogallo”.
La Fifa ha dato la possibilità ai club di fermare i calciatori laddove esistono regole restrittive dei viaggi e quarantene superiori ai 5 giorni, ma le federazioni coinvolte è ovvio che protesteranno. Il Portogallo ha risolto scegliendo campi neutri, ma per le sudamericane la situazione è complessa.
“La via di uscita è trasferire le gare in Europa, ma bisogna agire subito. Il Brasile per esempio rischia la decimazione”.