La Gazzetta sulla Juve: cambi azzeccati o formazione sbagliata?
E' stato l'ingresso in campo di Morata e Bernardeschi a raddrizzare la partita con lo Spezia. "L'ultimo riunisca la Juve in una stanza e spieghi che così in Champions si rischia grosso"

Ieri la Juventus ha vinto sullo Spezia per 3-0, ma la prestazione dei bianconeri è criticata dalla Gazzetta dello Sport, che scrive:
“Tutto è bene quel che finisce bene, diceva il saggio. Ma l’ultimo riunisca la Juve in una stanza, chiuda la porta per non far sentire le urla, e spieghi che così in Champions si rischia grosso. Per il terzo anno di fila”.
Pirlo sta perdendo il controllo della squadra.
“Andrea Pirlo, che deve prendere per mano una squadra che gli sta sfuggendo, che è diventata anarchica: questa Juve dipende solo dal talento individuale (o dalla luna storta), ma ha perso linee di gioco e unione”.
E’ stato l’ingresso di Morata e Bernardeschi a cambiare “totalmente assetto tattico, mentalità e risultato”.
Con loro è cambiato tutto.
“Da uno 0-0 inguardabile si passa a un 3-0 che rilancia i sogni, consolida il terzo posto, affianca Ronaldo a Pelé nei gol (767), ma rischia di illudere”.
La rosea parla di formazione sbagliata.
“Un’ora di questa Juve, disegnata in un 4-4-2 in entrambe le fasi, era fin troppo. Dentro allora Berna e Morata, ritorno a una specie di 3-5-2, molto “specie” perché le posizioni sono abbastanza naif, e subito l’azione-gol. Da Bernardeschi a Morata, i nuovi. Uno di quei casi in cui si dice: mosse perfette oppure formazione sbagliata. Comunque è la svolta”.