Il presidente dell’Eca sulla crisi che sta investendo il mondo del calcio a seguito della pandemia: «Sta a noi trovare le giuste soluzioni».
Andrea Agnelli, ha citato Mario Draghi per chiarire l’attuale situazione del mondo del calcio, durante il discorso di apertura della 25esima assemblea generale dell’Eca.
«Il calcio è a un bivio, reso ancora più complicato dalla pandemia: dobbiamo agire o il rischio è di implodere. Gestiamo un grande sport, un grande business, ma fatemi citare Mario Draghi: se non agiamo, rimane solo l’inganno di ciò che siamo, nell’oblio di ciò che siamo stati e nella negazione di quello che potremmo essere. Sta a noi trovare le giuste soluzioni».
La pandemia legata al Covid ha portato a galla numerosi problemi e sollevato non pochi dubbi sulla sostenibilità del business e della governance. del calcio, secondo il numero uno dell’Eca
«Il momento resta complicato. In Europa quasi ovunque non abbiamo tifosi negli stadi, c’è un impatto pesante sui flussi di ricavi, giocatori sono al limite fisico in un calendario congestionato. I numeri ormai sono noti, la perdita dei ricavi si aggira tra i 6,5 e gli 8,5 miliardi, circa 360 club avranno bisogno di aumenti di capitale per 6,5 miliardi, i top 20 club hanno perso 1,1 miliardi in ricavi e sono solo i numeri maggiori. Il peso di tutta questa crisi è solo sulle spalle dei club»
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