ilNapolista

Repubblica: “quando Malagò all’Aniene diceva: Bochicchio è un amico mio, è bravisssimo (tre s)”

I rapporti (poi negati) tra il presidente Coni e il truffatore di vip (tra cui Antonio Conte). Gli ha venduto lo yacht. Il telefonino di Malagò è intercettato

Repubblica: “quando Malagò all’Aniene diceva: Bochicchio è un amico mio, è bravisssimo (tre s)”
Antonello Sammarco/Image Sport

C’è un articolo molto interessante a pagina 25 di Repubblica. Ricostruisce, oltre alle ipotesi di reato, anche i rapporti di amicizia di Massimo Bochicchio il truffatore dei vip, soprannominato il Madoff dell’Aniene. Il truffatore – di Capua – oggi latitante, che ha truffato tra gli altri anche Antonio Conte (30 milioni) oltre a Lippi padre e figlio, era molto vicino al presidente del Coni Malagò.

«Massimo? Se lo conosci lo ami, pure se ti tira la sòla. E lo sai che te la tira… Perché è disponibile, empatico, ti dice sempre quello che vuoi sentirti dire. È concavo e convesso, furbo come un gatto e gentile come una suora. Sostanzialmente: un paraculo. È affabile, affabulatore e pure affarista. Ti entra nella manica del braccio. Non appartiene alla categoria del generone romano perché è di Capua ed è figlio di un carabiniere, ma è stato introdotto nei nostri ambienti da Giovanni Malagò. ‘Questo è un amico mio’, ci diceva Malagò al circolo Aniene, ‘è un amico mio, lavora a Londra, è bravisssimo’, con tre esse, a rimarcare l’abilità di Massimo a gestire e investire i soldi degli altri».

È la confidenza – riportata oggi da Repubblica – di un amico di Bochicchio. Dopo lo scoppio delle scandalo, Malagò ha cambiato linea, scrive il quotidiano:

«Lo conosco da 40 anni, mi sta molto simpatico, ma non mi passa manco per l’anticamera del cervello di…non ho investito un euro con lui», commenta Malagò con Marzio Perrelli, executive vice president di Sky. È il 10 luglio scorso. Malagò ha appena ricevuto la telefonata di un infuriato Antonio Conte. «Conte ha messo 30 milioni, altre 7-8 persone ne hanno messi 70…», calcola il capo del Coni. «Io mai fatto operazioni con lui». Eppure Malagò, Bochicchio e Perrelli condividono un passato alla Hsbc Bank. Eppure Malagò ha venduto a Bochicchio l’adorato “Joker”, lo yacht Magnum che era di suo padre. Eppure quelle trasferte in Inghilterra a vedere la Roma, insieme, con l’aereo privato.

Scrive Repubblica che:

il telefono di Malagò parla. Gli inquirenti milanesi, infatti, hanno scoperto le acrobazie finanziarie di Bochicchio anche grazie all’ascolto dell’utenza del presidente del Coni, indagato nell’inchiesta che riguarda la nomina di Gaetano Micciché alla Lega Calcio e l’assegnazione a Sky Sport dei diritti tv. È intercettato almeno dalla scorsa primavera. E basta questa notizia a spargere il terrore nella Roma che conta.

ilnapolista © riproduzione riservata