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Pirlo: “Spiace per Gattuso. Noi guardiamo a chi sta più in alto, a Milan e Inter”

Il tecnico della Juve “ringrazia” il Napoli: “Dalla Supercoppa abbiamo intrapreso un percorso di crescita, da lì la squadra ha alzato il livello”

Sfrondata della retorica pre-partita di rito (apprendiamo che “sarà una gara importante per entrambe le squadre”), la conferenza stampa di Andrea Pirlo alla viglia di Napoli-Juve si può riassumere in una dichiarazione d’intenti – “Guardiamo a chi ci sta davanti” – e ad un’altra di solidarietà con Gattuso e la sua “situazione”. Partiamo da questa:

“Fa parte del nostro lavoro, può capitare di avere problemi. Pensiamo sempre a fare il massimo, le partite sono sempre importanti, poi può capitare che per uno o per l’altro ci siano momenti difficili. Mi dispiace della situazione di Rino, ma penso ai miei problemi e dovremo cercare di fare bene”.

Tradotto: sì Gattuso è nei guai. Pensiamo a noi, che appena quattro mesi fa davate tutti per vittima sacrificale dello stesso Napoli che ora è in crisi. Spiace.

Proprio il Napoli, dopo la vittoria in Supercoppa, ha dato il via ad una sorta di cambio di passo per la Juve.

Da quella partita abbiamo intrapreso una percorso di crescita, da lì la squadra ha alzato il livello, ha capito gli errori ed è iniziato un cammino più convincente. Avevamo bisogno di tempo e ora i risultati positivi ci permettono di lavorare meglio. Abbiamo affrontato Roma e Inter in maniera diversa per scelta nostra, ma non significa che dovremo giocare sempre così. Sono scelte mie, che faccio in base all’avversario, ma l’impostazione rimane sempre la stessa: comandare il gioco e pressare alti”.

Il Napoli, al momento, è solo un ostacolo per puntare l’obbiettivo, che sono le milanesi. Non il Napoli.

Guardiamo chi abbiamo davanti, ma cerchiamo di pensare solo a noi e al nostro percorso. Il nostro unico obiettivo è vincere e fare bene. Siamo concentrati su quello che dobbiamo fare, stiamo recuperando bene dopo la partita contro l’Inter e questa è l’unica cosa che abbiamo in testa. Per lo scudetto serviranno sicuramente più di 80 punti, ma rispetto agli altri anni credo che la quota si sia un po’ abbassata, a causa dei tanti impegni ravvicinati e per il livello generale del campionato, che è cresciuto”.

 

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