Sarebbe una figuraccia internazionale storica: gli atleti azzurri dovrebbero gareggiare come “indipendenti”. In pericolo anche I Giochi di Milano-Cortina

L’ufficialità dovrebbe arrivare solo mercoledì per Repubblica il Cio ha già deciso, ed è una decisione storica: L’Italia non ha avrà una bandiera alle Olimpiadi di Tokyo di luglio, gli atleti azzurri potranno gareggiare senza colore, non rappresentando il proprio Paese.
La sospensione del Coni – più volte minacciata, e arrivata ormai al termine ultimo senza che il Governo ci mettesse una pezza – rischierebbe di avere pesanti ripercussioni anche sui Giochi invernali di Milano-Cortina del 2026.
Secondo Repubblica il documento è già pronto, e inoltre verrebbero bloccati i finanziamenti del Cio. Una figuraccia internazionale dovuta alla violazione dell’articolo 27 della Carta Olimpica: mancato rispetto dell’autonomia dopo la riforma dello sport italiano voluta dal Governo.
Il Cio – scriveva Repubblica un paio di settimane fa – contesta che da parte del Governo italiano sono state disattese le promesse fatte dopo l’incontro di Bach con il premier Giuseppe Conte il 24 giugno del 2019 a Losanna poche ore prima dell’assegnazione a Milano-Cortina dei Giochi invernali del 2026. Il Cio ha inviato inoltre diverse lettere al Governo italiano, in particolare al ministero dello Sport, ma non ha ottenuto le risposte che si aspettava. Il ministro Spadafora ha preso tempo, si è battuto per lunghi mesi, ma non è riuscito a fare approvare il decreto legge n.1, il più importante, quello che riguarda appunto la governance del Coni”. Il parlamento non è riuscito a risolvere il problema, né con la Legge di Stabilità, né con il Milleproroghe.
Secondo Repubblica, il premier Conte può ancora evitare la figuraccia globale, convocando entro domani un Consiglio dei ministri, che approvi un decreto per risolvere la questione dell’autonomia del Coni.