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Lo strano destino di Perez e Lozano due messicani che non riescono a sconfiggere i pregiudizi

Perez è arrivato quarto nel Mondiale Formula Uno eppure non ha una macchina. Lozano una squadra ce l’ha ma deve sempre dimostrare qualcosa

Lo strano destino di Perez e Lozano due messicani che non riescono a sconfiggere i pregiudizi

Un destino da sottovalutati sembra accomunare due tra i più famosi atleti messicani. Infatti sia il pilota di Formula Uno Sergio Checo Pérez che il calciatore del Napoli e della nazionale messicana Hirving Lozano non riescono a convincere pienamente il loro ambiente, le loro squadre e i loro datori di lavoro.

Il primo ha concluso alla grande la sua stagione di Formula 1 eppure, a meno di sorprese, resterà appiedato per la prossima. Il secondo sta disputando un bell’inizio di stagione con il Napoli, arricchito da 7 gol, 2 assist e prestazioni spesso brillanti.
Però queste performance non sembrano essere sufficienti per convincere chi dovrebbe giudicare i due atleti messicani.

A Pérez non è bastata una stupenda vittoria nel penultimo Gran Premio del campionato 2020, vittoria arrivata rimontando dall’ultimo al primo posto, a 50 anni di distanza dall’ultima vittoria di un pilota messicano in Formula Uno. E non è bastato il quarto posto nella classifica generale dei piloti, subito dietro i tre big, per confermarlo al volante della Racing Point, futura Aston Martin. Infatti gli sono stati preferiti l’ex ferrarista Sebastian Vettel forse nella fase calante della sua carriera, e il suo più giovane compagno di squadra Lance Stroll arrivato in campionato ben sei posizioni dietro di lui e distaccato di 50 punti.

Qualcuno potrebbe obiettare che Stroll è il figlio del padrone. Ma il punto non è questo, Pérez non ha trovato neanche un’altra macchina, e potrebbe essere costretto ad abbandonare la Formula Uno ad appena 30 anni.

Il caso di Lozano è simile, ma lui una squadra ce l’ha. Anche se allenatore, ambiente e tifosi sembrano accorgersi poco di lui. E di non riuscire a valutare serenamente quello che lui fa in campo.

Entrambi scontano un pregiudizio dovuto ad annate giudicate insufficienti. Il pilota era stato sul punto di approdare in Ferrari, ma alcuni errori di gioventù lo allontanarono da Maranello.

Il calciatore, durante la sua prima stagione a Napoli, è stato vittima di un’annata balorda, nella quale non ha avuto tempo e modo di mostrare il suo talento, forse fermato anche da dinamiche di spogliatoio tuttora sconosciute.

Eppure entrambi arrivano da due scuole eccellenti. Il pilota è stato allievo della Ferrari Academy, il calciatore ha militato per due stagioni nel PSV Eindhoven, una squadra spesso fucina di talenti.
Durante questa stagione hanno avuto modo di mostrare prima a sprazzi, poi con maggiore continuità, tutto il loro talento, anche se finora ciò non sembra essere bastato per la loro affermazione definitiva.

Ora i tifosi messicani, ma anche gli sportivi in generale, si augurano che entrambi possano essere finalmente riconosciuti come atleti di valore. Ed avere lo spazio che meritano.

Sperando che Pérez riesca a trovare in extremis una monoposto con cui disputare il prossimo mondiale di Formula Uno, e che Hirving Lozano riesca a giocare con più continuità nel Napoli.

Probabilmente arrivare dal Messico non ha trasmesso sufficiente fiducia in chi li ha gestiti finora.
Si fossero chiamati Von Pérez e Lozanowski forse sarebbero stati giudicati con più serenità.

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