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La Russia ha condannato un ex giocatore ucraino a 12 anni di carcere per spionaggio

Vasili Vasilenko ha giocato negli anni Novanta in seconda e terza divisione in Ucraina, poi sarebbe stato ingaggiato dal suo ministero della Difesa

La Russia ha condannato un ex giocatore ucraino a 12 anni di carcere per spionaggio

Due nazioni nemiche, Russia e Ucraina, e una storia di spionaggio: nulla di nuovo, se non fosse che al centro di questa vicenda c’è un ex calciatore ucraino che negli anni Novanta ha giocato in seconda e terza divisione. Si tratta di Vasili Vasilenko, ucraino, 53 anni, che la giustizia russa ha condannato a 12 anni di reclusione.

Vasilenko era stato arrestato nell’ottobre 2019 quando, secondo la ricostruzione del tribunale, stava cercando di acquistare attrezzature militari non letali progettate in epoca sovietica. L’ex giocatore avrebbe ricevuto questo incarico da una società ucraina legata al ministero della Difesa locale.

Il processo è stato svolto in segreto, ma – come riporta l’agenzia russa RIA Novosti – è trapelato che l’accusa aveva chiesto addirittura 16 anni per Vasilenko, che al momento dell’arresto allenava club non professionisti in Ucraina.

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